Israele, lo Stato fuorilegge fa la guerra alle Nazioni unite
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«Sarebbe giustificato e morale far morire di fame due milioni di civili» ha dichiarato il ministro israeliano delle finanze, Bezalel Smotrich, lamentando che però il mondo non lo permetterebbe. Ma ci stanno provando. Anche con le due leggi, approvate dalla Knesset, che bandiscono dai territori occupati palestinesi l’Unrwa. Si tratta, come è noto, dall’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (6 milioni), che attualmente rappresenta lo strumento necessario per far arrivare i pochi aiuti internazionali lasciati filtrare da Israele, indispensabili per la mera sopravvivenza della gente di Gaza (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
Le Nazioni Unite dovrebbero prendere in considerazione la sospensione di Israele come Stato membro dell’Onu a causa del «genocidio» che sta compiendo contro i palestinesi. Lo ha affermato Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. (Open)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
Francesca Albanese è finita di nuovo al centro delle polemiche dopo la presentazione della sua ultima relazione, occasione sfruttata per attaccare Israele su tutti i fronti e minimizzare i crimini di Hamas (il Giornale)
Ora Francesca Albanese rischia il posto. Ha tirato a lungo la corda la relatrice italiana all'Onu e adesso una serie di voci, da più parti chiedono le sue dimissioni. Ieri si è aggiunto anche il World Jewish Congress, alle cui posizioni si unisce l'Ucei, l'Unione delle Comunità ebraiche italiane. (il Giornale)
Sassolini di Lehner Una di queste impone che la nostra Francesca Albanese, relatrice dell’Onu, ferocemente schierata dalla parte di Hamas contro Israele, venga dimessa e allontanata dal Palazzo di Vetro, dove rappresenta foneticamente gli italiani più comunisti, più ignoranti, più idioti, più rozzi, più antisionisti, più antisemiti. (L'Opinione delle Libertà)
Inoltre, Arlacchi ha analizzato la grande differenza fra l’ONU e i Brics. Un’alleanza che non rappresenta le posizioni di tutti i suoi membri e un’alleanza multipolare che oramai raggruppa democraticamente l’intero globo. (Report Sardegna 24)