Seul, via libera all’impeachment Yoon rischia la pena di morte
Arriva la sospensione per il Presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, che il 3 dicembre aveva proclamato la legge marziale e schierato l’esercito contro presunti tentativi di «ostruzionismo parlamentare in combutta con la Corea del Nord». Decisione clamorosa, la legge marziale per la prima volta dal 1945, rientrata in sole 6 ore per la protesta popolare e il voto dell’Assemblea parlamentare che l’ha subito neutralizzata. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
Nel suo discorso, Yoon ha giustificato tale decisone dichiarando che era necessaria per “ricostruire e proteggere la libera Repubblica di Corea”. (ISPI)
“Duecentoquattro voti a favore, 85 contrari, 3 astenuti e 8 non validi”, ha annunciato lo speaker Woo Won-Shik deludendo i 38 mila sostenitori del presidente Yoon Suk-Yeol, riuniti a Seul mentre davanti alla sede dell’Assemblea nazionale a Yeouido più di 85 mila festeggiavano l’esito del voto di impeachment contro il presidente Yeol. (Il Fatto Quotidiano)
Il leader del partito di governo People Power annuncia le dimissioni (LAPRESSE)
«Mi faccio temporaneamente da parte, ma non mi arrenderò». Sembra quasi vivere su un altro pianeta, Yoon Suk-yeol. L’Assemblea nazionale ha appena approvato la mozione di impeachment contro il presidente che imposto la prima legge marziale dell’era democratica della Corea del sud. (il manifesto)
La Corte Costituzionale ha iniziato oggi la revisione del caso, fissando la prima udienza per il 27 dicembre. La Corea del Sud si trova al centro di una crisi istituzionale senza precedenti, con l’avvio del processo di impeachment contro il presidente Yoon Suk Yeol. (Il Dubbio)
Inizia a prendere forma alla Corte Costituzionale il processo di impeachment contro il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. Mentre i pubblici ministeri in settimana vorrebbero interrogarlo (anche se finora Yoon si è rifiutato di rispondere alle convocazioni). (la Repubblica)