Chi sarà il successore di Tavares?

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l'Automobile - ACI ECONOMIA

Testo di Mattia Eccheli Troppa efficienza per continuare. Il contratto di Carlos Tavares, il Ceo di PSA prima e Stellantis poi, scade agli inizi del 2026 e stando a quanto riferisce l’agenzia Bloomberg sarebbe già cominciata la ricerca del suo successore. Lo stesso top manager verrebbe coinvolto nel processo di selezione, che si preannuncia lungo e complesso. Momento difficile negli Stati Uniti e utili in calo del 48% Il dirigente portoghese, già numero due di Carlos Ghosn in Renault, è atteso da mesi difficili perché dopo aver tagliato posti di lavoro, razionalizzato la gamma e ridotto i costi si trova a dover fare i conti (e gli azionisti con lui) con risultati che, scrive Bloomberg, stanno aumentando l’insoddisfazione di John Elkann, il presidente del gruppo. (l'Automobile - ACI)

Se ne è parlato anche su altri media

Si va dalle ragioni del cambio al vertice di Stellantis - pare voluto da John Elkann in persona - ai nomi dei possibili sostituti, i cui profili saranno vagliati anche dallo stesso Tavares. (Torino Cronaca)

Secondo MF Gpt, il chatbot AI di Milano Finanza, due dei possibili sostituti nel 2026 di Carlos Tavares sarebbero cresciuti con il grande salvatore della Fiat e ideatore della quotazione di Ferrari in borsa (Milano Finanza)

Tra i padroni di Stellantis sale la tentazione di mettere al più presto alla porta l’amministratore delegato Carlo Tavares, il manager che ha collezionato un flop dietro l’altro per inseguire la brama del tutto elettrico cresciuta a Bruxelles. (Nicola Porro)

Carlos Tavares è prossimo a dire addio a Stellantis e sono diversi i candidati per prenderne il posto alla guida del Gruppo. (nextmoto.it)

In seguito alla ripresa della copertura del titolo Stellantis abbiamo deciso di tagliare la stima del fair value da EUR 38 a EUR 32. (Morningstar)

I problemi che Stellantis deve affrontare negli USA secondo alcuni potrebbero velocizzare l’addio di Tavares Carlos Tavares a giugno ha ammesso di aver agito con “arroganza” e di aver risposto in modo tardivo alle crescenti difficoltà di produzione e di inventario che affliggevano il gruppo negli Stati Uniti. (ClubAlfa.it)