Il Tar conferma lo stop al corteo. E la Comunità palestinese si sfila

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Maltempo

Ricorso respinto. Il Tar del Lazio ha detto no alla richiesta avanzata dall’Unione democratica arabo palestinese di sospendere il divieto di manifestare sabato a Roma imposto dalla questura. Una decisione lampo: gli avvocati avevano presentato l’istanza di sospensiva nella mattinata di ieri e già nel pomeriggio il tribunale ha fatto sapere di non ritenerla «meritevole di accoglimento». Fatta la premessa che la tempistica stretta «rende estremamente difficoltoso» l’espletamento dell’istruttoria, il giudice ha ritenuto fondata l’esistenza di «un pericolo per l’ordine pubblico» e dunque di non considerare «manifestamente irragionevole la valutazione operata dall’autorità». (il manifesto)

Su altre fonti

Corteo pro Palestina a Roma 5 ottobre, previste 30mila persone "per principi di libertà ed espressione" Il corteo pro Palestina a Roma molto probabilmente si farà. E questo nonostante già da parecchi giorni il Viminale abbia imposto il divieto a manifestare pacificamente per le strade della Capitale per presunti problemi di ordine pubblico. (Il Giornale d'Italia)

Dura reprimenda del giornalista Antonio Caprarica al direttore editoriale del Secolo d’Italia Italo Bocchino durante Dimartedì (La7). (Il Fatto Quotidiano)

Soffocare il dissenso, seppur rumoroso, non pare opzione delle migliori, ma se poi ci scappa il morto, crolla il governo. (Nicola Porro)

Questore Roma: “C’è un divieto e va rispettato”

Il presidente Yousef Salman: "C'è il diniego della Questura, manifesteremo il 12 ottobre" (LAPRESSE)

Ci stiamo organizzando per pianificare servizi specifici a Ostiense e, i controlli, inizieranno fin dai caselli, diventando più stringenti nei luoghi delle iniziative per le quali, lo ricordo, esiste un divieto che va fatto rispettare anche utilizzando il dialogo“. (Il Faro online)

Quanto alla sicurezza, ha … Esiste un divieto e va fatto rispettare”. (Il Fatto Quotidiano)