Cecilia Sala, il primo post e le prime parole dopo la liberazione: «La foto più bella della mia vita e il cuore colmo di gratitudine». «Fatico a parlare»
«Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo». Cecilia Sala è tornata. Anche sui social. Giovedì mattina, il giorno dopo la sua liberazione, la giornalista de Il Foglio e di Chora Media è tornata a scrivere su Instagram e X: «Non ho mai pensato, in questi 21 giorni, che sarei stata a casa oggi. Grazie». (Corriere della Sera)
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C’è un gesto che racconta l’esplosione di emozioni dopo venti giorni di apprensione e paura. Mentre Cecilia Sala si affretta ad abbracciare il padre dopo aver salutato il compagno, la madre della giornalista resta un passo indietro, sembra che trattenga il fiato fino al momento in cui la ragazza l’attira a sé. (il manifesto)
L’ho trovata meglio del previsto la prima cosa che le ho detto è che le voglio bene” ha detto Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, al rientro a casa dove ha trovato sul portone d’ingresso un volantino lasciato da un bambino con un tricolore e un “bentornata Cecilia”. (Il Fatto Quotidiano)
Una donna che assomiglia in tutto e per tutto ai milioni di ragazze e di donne di Teheran e dell’intero Paese, vilipese e offese da una tirannia che con lo scudo ipocrita della religione nega loro, senza vergogna, ogni libertà, sotto il tallone di una polizia morale che le controlla, le bracca, le arresta, le tortura. (Corriere Roma)
Cecilia Sala pubblica il primo post sui social dopo la sua liberazione. La giornalista è tornata in Italia mercoledì dopo 21 giorni di prigioni in Iran. Nei suoi ringraziamenti anche un pensiero a chi è ancora imprigionato La giornalista italiana Cecilia Sala è stata liberata dalla detenzione ed è tornata mercoledì, 8 gennaio, a casa a Roma dopo settimane di detenzione in un carcere iraniano. (Euronews Italiano)
Ospite di DiMartedì, condotto da Floris Giovanni, l’arguto transfugo dalla Rai, ha messo assieme una serie di pensieri, accompagnato dalle parole e da una mimica teatrale, spiegando a noi stolti che il viaggio delle premier da Trump non era stato preparato a dovere, che la stessa Meloni non aveva informato nessuno, né il ministro degli esteri, né i due vicepresidenti del consiglio, nemmeno lo staff e, infine, che Elisabetta Belloni, dimissionaria dal ruolo di direttrice generale dei servizi di sicurezza, avrebbe potuto insegnare alla stessa presidente del consiglio come comportarsi, che cosa dire, che cosa non dire. (il Giornale)
«È stata una decisione totalmente italiana, dall’inizio alla fine», ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca al Corriere, durante un briefing quando abbiamo chiesto se l’amministrazione Biden fosse stata informata, se abbia dato luce verde all’Italia per negoziare o evitare l’estradizione di Mohammad Abedini e se verrà ripagata con vantaggi per la propria sicurezza nazionale. (Corriere della Sera)