La risposta di Justin Baldoni alle accuse di Blake Lively

Lo scandalo è scoppiato poco prima di Natale quando il New York Times ha dato la notizia di una denuncia di per molestie sessuali che l'attrice Blake Lively ha depositato in tribunale per comportamenti inappropriati che l'attore e regista Justin Baldoni avrebbe tenuto sul set di It ends with us e poi nel corso della campagna promozionale del film. Sono accuse pesanti, di molestie sessuali durante le riprese e di una vera e propria campagna denigratoria online contro l'attrice che Baldoni avrebbe architettato per tutelare la propria reputazione mostrandosi come un paladino del #MeToo e dipingendo Lively come insensibile e poco attenta al tema della violenza di genere di cui tratta il film. (Cosmopolitan)

Ne parlano anche altre fonti

Emergono ulteriori dettagli sulla diatriba infuocata, a suon di carte bollate, tra l’attore e regista Justin Baldoni e Blake Lively, al centro di una vicenda legale intricatissima per le presunte molestie che l’attrice avrebbe subito sul set. (Il Fatto Quotidiano)

“Una tattica classica per distrarre dalle accuse di questo tipo di molestie è quella di “dare la colpa alla vittima”, suggerendo che è stata lei a provocare tale condotta, se l’è cercata, ha frainteso le intenzioni o addirittura ha mentito”, hanno scritto in un comunicato gli avvocati di Lively. (Sky Tg24 )

La causa intentata da Blake Lively Blake Lively e Justin Baldoni hanno concluso il 2024 dando il via libera ai propri avvocati. L'attrice ha infatti fatto causa al collega e al suo team sostenendo di essere stata vittima di molestie sessuali e di un tentativo di essere screditata, mentre il regista di It Ends With Us ha deciso di denunciare il New York Times per diffamazione. (Movieplayer)

Blake Lively contro Jason Baldoni: lei ufficializza la denuncia per molestie, lui querela il New York Times che per primo ha rivelato le accuse

Il messaggio è stato fatto ascoltare prima che l'avvocato di Justin Baldoni, Bryan Freedman, esprimesse il punto di vista sulla situazione del suo cliente. Il regista del film aveva inviato il file ad alcuni dei suoi amici e partner nella produzione, ribadendo ciò che per lui era importante. (Movieplayer)

Non si tratta di un risultato al botteghino, traguardo ambitissimo da registi e celebrità, ma dell'importo richiesto al New York Times da Justin Baldoni come risarcimento: il quotidiano è, secondo gli avvocati del regista (e di altri nove querelanti), colpevole di aver dato voce alle diffamanti accuse di Blake Lively in merito all'ormai celeberrima esperienza sul set del film It ends with us. (Cosmopolitan)

Ad esempio sarebbe «entrato ripetutamente nella sua roulotte del trucco senza essere invitato quando era senza vestiti, anche mentre allattava al seno». Ora alla vicenda si aggiungono nuovi capitoli. (Vanity Fair Italia)