Colin Farrell parla del figlio James: “Ha la sindrome di Angelman, sono orgoglioso di lui ogni giorno”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
L’attore irlandese e star di Hollywood Colin Farrell ha raccontato in lunga video intervista a People di suo figlio James, nato con la Sindrome di Angelman: "Sono orgoglioso di lui ogni giorno". Il ragazzo, oggi ventenne, è anche protagonista del servizio fotografico realizzato da People. Nelle foto si vedono padre e figlio che scherzano sul prato di casa. L'occasione per l'intervista è nata dal fatto che Colin Farrell ha deciso di aprire una Foundation a suo nome per aiutare tutte le persone che hanno una disabilità simile a quella di suo figlio. (la Repubblica)
Su altre testate
Aiutare il proprio figlio, ma allo stesso tempo tutte le persone affette dalla sindrome di Angelman. (Tiscali Notizie)
Colin Farrell decide di parlare per la prima volta della malattia rara del figlio, in un’intervista a People, per annunciare l’impegno per bambini e adulti che hanno disabilità intellettive. Questo è l’obiettivo dell’associazione che l’attore irlandese ha appena fondato, la Colin Farrell Foundation, che fornirà sostegno, istruzione e programmi innovativi. (OglioPoNews)
Alla rivista People l’attore ha spiegato di aver rinunciato definitivamente agli alcolici in modo da poter essere un padre responsabile e lucido per poter affiancare al meglio James, rispettando sempre le sue esigenze. (Radio 105)
Colin Farrell decide di parlare per la prima volta della malattia rara del figlio, in un'intervista a People, per annunciare l'impegno per bambini e adulti che hanno disabilità intellettive.... (Virgilio)
Aiutare il proprio figlio e allo stesso tempo tutte le persone affette dalla sindrome di Angelman. In un’ intervista esclusiva rilasciata al magazine People, Colin Farell si è espresso per la prima volta sulla sindrome del figlio, cogliendo l’occasione per presentare ufficialmente la fondazione lanciata per tutti gli individui affetti da una malattia simile. (Luce)
Aiutare il proprio figlio, ma allo stesso tempo tutte le persone affette dalla sindrome di Angelman. (Corriere della Sera)