G20, cosa prevede l'alleanza globale contro la fame che l'Argentina non ha firmato
Strappo dell'Argentina al G20 di Rio de Janeiro. Il Paese guidato dal presidente Javier Milei è stato l'unico, tra quelli partecipanti al summit brasiliano, a non aver sottoscritto l'alleanza globale contro la fame e la povertà, temi al centro del vertice internazionale al via proprio in queste ore. Ad aver firmato l'accordo, su spinta della presidenza brasiliana del G20, sono stati invece ottanta Paesi, tra cui l'Italia, e sessanta organizzazioni internazionali. (il Giornale)
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dell'anno, il tecnico della nazionale under 21, Carmine Nunziata, fa il punto della situazione. (Tuttosport)
Dall’emergenza climatica alle guerre, fino alle crescenti disuguaglianze sociali, «il mondo sta peggio», ha dichiarato Lula aprendo ieri il 19mo vertice del G20, con cui oggi si concluderà la presidenza di turno del Brasile (poi toccherà al Sudafrica). (il manifesto)
Del resto il G20, ha ricordato il ‘padrone di casa’, rappresenta l’85% del Pil mondiale, ed è chiamato a rispondere a numeri che mettono i brividi, ovvero 700 milioni di persone in condizioni di povertà estrema, con l’aggravante che per la metà si tratta di bambini costretti a vivere con meno di 2,15 dollari al giorno, così poco da non riuscire nemmeno a garantire acqua potabile e cibo per sfamarsi. (Adnkronos)
. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha lanciato ufficialmente l'Alleanza globale contro la fame e la povertà in apertura dei lavori del G20 di Rio. (Il Messaggero Veneto)
Al via al museo d’arte moderna di Rio de Janeiro i due giorni del G20, ospitato dal Brasile. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha dato il benvenuto ai leader di Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Sud Corea, Turchia, Unione Europea, l’obiettivo è trovare una dichiarazione congiunta in materia geopolitica. (LAPRESSE)