Il VAR fa il suo esordio alle ATP Finals, ma le cose vanno per le lunghe: Zverev e Fritz se la ridono
A cura di Marco Beltrami La prima semifinale delle Finals tra Zverev e Fritz, vinta un po' a sorpresa dal secondo, è stata contraddistinta dall'utilizzo per la prima volta nella kermesse di Torino del VAR. La moviola è stata necessaria per sciogliere i dubbi su un presunto doppio rimbalzo della pallina contestato al giocatore tedesco. Quest'ultimo ha richiesto l'intervento della tecnologia, ottenendo dopo un bel po' di tempo giustizia con l'errore dell'arbitro che è stato messo a nudo. (Fanpage.it)
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L’altro Taylor Fritz, dopo aver sciupato nel terzo set il vantaggio di 4-3 e 0-40 in risposta, cioè tre palle break consecutive parenti strette di tre match point, si sarebbe fatto soverchiare dai rimpianti e avrebbe ceduto a quel gran combattente che è Sasha Zverev. (La Gazzetta dello Sport)
Dopo la vittoria contro Ruud in semifinale, Jannik Sinner sfiderà Taylor Fritz nell'ultimo atto delle Atp Finals. (ilmessaggero.it)
Quasi banale dire che ha vinto l’amico Fritz. Eppure l’hanno pensato in tanto quando l’ultimo rovescio incrociato ha ribaltato il pronostico che vedeva Zverev già in finale e pericolo numero uno per Jannik Sinner. (il Giornale)
Un match in cui Fritz ha percepito di sentirsi “più vicino” al numero 1 al mondo, nonostante poi abbia perso in due set. Se a New York era stata una partita a senso unico (6-3, 6-4, 7-5), l’americano è convinto che a Torino potrà accadere qualcosa di diverso. (Il Fatto Quotidiano)
Un errore di rovescio, due errori - abbondanti - di diritto. Tre dei sette punti con cui Taylor Fritz si è conquistato la sua prima finale alle ATP Finals, appuntamento dove un americano mancava da James Blake nel 2006, sono dei regali di Alexander Zverev. (Eurosport IT)