A tu per tu con gli attori protagonisti della serie sugli 883
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La storia di Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli ha delle assonanze con quella di Max Pezzali e Mauro Repetto. Entrambi, appena usciti dalle scuole superiori, si sono ritrovati sul set con uno dei registi più rilevanti (e sregolati) del nostro cinema, di nuovo seduti tra i banchi di scuola. La loro esperienza con Sidney Sibilia e gli altri registi Francesco Ebbasta e Alice Filippi ha permesso loro di rivivere il loro coming of age, non solo quello dei due protagonisti della serie sugli 883 (Billboard Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Pavia Più indizi fanno una prova: con la conferma dei dati d’ascolto sempre in crescita – 1 milione e 300 mila spettatori ogni settimana con un ulteriore +3% - la serie di Sky “Hanno Ucciso L’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883” è ufficialmente diventata cult. (La Provincia Pavese)
Storia di musica, sogni e amicizia che nasce in provincia, a Pavia, e conquista l’Italia intera, la serie ha fatto rivivere gli anni Novanta con la loro effervescenza, creatività, voglia di leggerezza: un’epoca “analogica” e piena di speranza che oggi rappresenta una salutare boccata di ossigeno nel nostro mondo iper-tecnologizzato sempre più cupo e diviso, pronto a dilaniarsi sui social, devastato dalla violenza. (ilmessaggero.it)
La serie tv "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" è stato un vero successo e tutti si stanno già chiedendo se ci sarà un seguito. I bravissimi Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli hanno impersonato Max Pezzali e Mauro Repetto ricreando un fantastico tuffo nei nostri anni '90. (Golssip)
I protagonisti della serie 883 Elia Nuzzolo (Max Pezzali) e Matteo Oscar Giuggioli (Mauro Repetto) si raccontano a Vogue Italia (Vogue Italia)
Oltre a questo ruolo, Nuzzolo ha re… "Pensavamo addirittura che potesse interessare solo ai fan degli 883, invece ha conquistato un pubblico trasversale", racconta l’attore, che interpreta Max Pezzali nella serie. (L'HuffPost)
PAVIA. È stato un viaggio lunghissimo durato più di tre anni e nutro il forte sospetto che non sia ancora finito».… (La Provincia Pavese)