Ghali conquista il Forum: «Prima di qualsiasi decisione politica, salvare le persone è la cosa più importante. Sto vivendo un momento difficile, ma in tempi bui bisogna splendere»

Ghali canta Ninna nanna, Boulevard, Paprika, Ora d’aria in un'interpretazione intensa, di protesta, con il vento che gli urla sul volto, Casa mia, Cara Italia, su un piccolo palco, tra il suo pubblico, vicino ed emozionato, Habibi, Niente panico. La trap e il pop, le radici arabe e l’Italia, l’impegno civile e l’hype con gli ospiti Lazza, Tony Effe. Su Banya sullo schermo scorrono le immagini della nave che ha donato all’ong Mediterranea, poco prima Rich Ciolino aveva fatto sentire la voce di Salvini («prendi la barchetta e torna a casa»), e verso la fine il rapper tiene tra le mani la bandiera della Palestina (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Milano – Ghali, finalmente. Questo kolossal da arene è un viaggio nelle canzoni del rapper milanese che da “Giù per terra” porta all’ultimo singolo “Niente panico” impreziosito ieri al Forum dalle presenze di Simba La Rue (“Machiavelli” e “Soldi a casa”), Tony Effe e Pyrex (“Paura e delirio a Milano”), Astro (“Celine”), Lazza (“Ghetto superstar”). (IL GIORNO)

Lo ha fatto mentre cantava "Casa mia”, il brano portato all'ultimo festival di Sanremo, quando dal palco dell'Ariston ha chiesto ' stop al genocidio '. (la Repubblica)

Per una coincidenza del destino, nel giorno del sesto anniversario del suo primo concerto al Forum, Ghali è tornato ad Assago per la data iniziale del tour. L’artista ha raccontato il ritorno sul palco, l'apertura di un nuovo capitolo artistico e i tanti significati di questa importante tournée. (Sky Tg24 )

Ghali non cambia idea: "In Palestina c'è un genocidio"

Leggi tutta la notizia Voce, impegno sociale e una presenza scenica notevole. (Virgilio)

(Adnkronos) – (CremonaOggi)

Insomma ritorna su quanto aveva detto, con tante polemiche, durante il Festival di Sanremo. Un concetto che lui aveva ripreso anche nel brano “Paprika” che è stato uno dei tormentoni dell’estate: “Puoi dirmi quello che vuoi, non farò come la Rai, mai”. (il Giornale)