Concordato preventivo, Leo chiude a proroga termini: "non si può fare"

La proroga dei termini del concordato preventivo non si può fare. La data resta il 31 ottobre. Lo ha detto il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, interpellato a margine dell'evento economico di Fdi a Milano. Ieri i commercialisti hanno chiesto un intervento urgente per riconoscere a tutti i soggetti interessati dal concordato preventivo biennale un differimento sia del termine del 31 ottobre per l'accettazione della proposta sia di quello di presentazione delle dichiarazioni. (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Accede al CPB solo a chi ha un ammontare complessivo di debiti (tributari o contributivi) fino a 5.000 euro, come precisato nella (Ipsoa)

Sono diversi i dubbi e le perplessità che accomunano i titolari di partita Iva, che in questi giorni devono decidere se aderire o meno al concordato preventivo biennale. (QuiFinanza)

Il sistema di emersione fiscale su cui il governo punta tutto per recuperare risorse utili alla manovra è pronto a partire, senza alcuno slittamento rispetto alla scadenza per le adesioni fissata al 31 ottobre. (Gazzetta del Sud)

Concordato fermo al 31/10

Una sanatoria con molti sconti e con un obiettivo: far decollare il concordato preventivo biennale per le Partite Iva. Nessuna proroga per il concordato biennale preventivo. (ilmessaggero.it)

"Un intervento urgente finalizzato a riconoscere a tutti i soggetti interessati dal concordato preventivo biennale un congruo differimento sia del termine del 31 ottobre per l'accettazione della proposta sia di quello di presentazione delle dichiarazioni", spiega il Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, in una lettera inviata al Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al suo Viceministro Maurizio Leo e al direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. (Borsa Italiana)

Da oggi, a ridosso del termine ultimo per aderire del 31 ottobre, parte una campagna del ministero dell’economia, e con la collaborazione del dipartimento dell’editoria, per far conoscere agli interessati la possibilità di aderire al concordato. (Italia Oggi)