Maxicorteo Coldiretti a Parma, sfilano in 20mila diretti all’Efsa

All’alba 500 pullman già circondavano il Parco della musica a Parma. Ventimila agricoltori della Coldiretti sono arrivati qui, da tutta Italia, per dare vita a una delle più imponenti manifestazioni organizzate dalla confederazione negli utlimi tempi. Più di un anno è passato dai cortei di Bruxelles, che misero a ferro e fuoco la sede delle istituzioni Ue protestando contro le rigidità della strategia del Green deal voluta dalla precedente Commissione europea (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
Nello specifico su via Pisacane, la parallela di Viale XX Settembre, lato destro in entrata allo scalo, la cartellonistica stradale è stata integrata con le strisce gialle che delimitano gli stalli e le fermate degli autobus. (Frosinone News)
Nella deriva di ciò che è diventata l'associazione Coldiretti negli ultimi anni, si tocca una vetta inquietante a Parma il 19 marzo 2025. (CiboToday)
Un’Europa più forte e coraggiosa, che sappia dare risposte per la difesa del reddito degli agricoltori e per la tutela della salute dei cittadini e dei suoi popoli e che lavori per la pace: è la richiesta dei 500 agricoltori abruzzesi che insieme ai 20mila colleghi agricoltori, provenienti da tutta Italia, si sono radunati a Parma sotto le bandiere gialle della Coldiretti e blu dell’Ue, guidati dal presidente nazionale dell’organizzazione Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo. (Rete8)

Eppure la carne coltivata, creata da cellule animali fatte proliferare all’interno di bioreattori (lo stesso procedimento con cui si prende un germoglio e lo si fa crescere in una serra) in Italia continua a provocare polemiche e proteste. (la Repubblica)
Sono ventimila gli agricoltori della Coldiretti giunti a Parma per manifestare davanti alla sede dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). La mobilitazione, guidata dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti del settore agricolo, amministratori locali e associazioni di categoria. (il Giornale)
Anche la Sardegna in prima fila a Parma in difesa del cibo Made in Italy e della difesa della salute. La manifestazione si è chiusa con un sit-in davanti alla sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, che ha il compito di valutare l’immissione sul mercato dei nuovi alimenti. (L'Unione Sarda.it)