Ok alla Camera al ddl Lavoro, ora passa al Senato: dalle ‘dimissioni in bianco' allo smartworking, le novità

Primo via libera della Camera al ddl Lavoro: con 158 voti favorevoli, 121 contrari e 2 astenuti, l'Aula di Montecitorio ha approvato il disegno di legge recante disposizioni in materia di lavoro, che ora passa al Senato per la seconda lettura. Ecco le novità. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Il Decreto Lavoro, dopo il via libera della Camera, attende ora il passaggio al Senato. Il testo, che interviene su diversi aspetti del mercato del lavoro, ha suscitato reazioni contrastanti, con le opposizioni che denunciano un aumento della precarietà. (Orizzonte Scuola)

Tra le varie disposizioni alcune interessano il contenzioso in materia contributiva, con particolare riferimento alla promozione dell’adempimento spontaneo degli obblighi contributivi, alla dilazione del pagamento, nonché al potenziamento dell’attività di accertamento di elusioni e violazioni in ambito contributivo e della riscossione degli importi non versati. (Ipsoa)

Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. Assenze ingiustificate come dimissioni del lavoratore (Fiscoetasse)

Ddl lavoro: via libera alla Camera con 158 sì. Ora passa al Senato

Il provvedimento si inserisce nel quadro di un’ampia riforma finalizzata a migliorare la tutela dei lavoratori e ad agevolare le imprese in ambito burocratico e gestionale, promuovendo una maggiore flessibilità del mercato del lavoro, l’equità sociale e il benessere lavorativo. (MySolution)

Secondo il deputato leghista Dario Giagoni, primo firmatario dell’emendamento che la introduce, la novità garantirà “maggiore flessibilità“, superando quelle che il Sole24ore chiama “le rigidità introdotte dalla giurisprudenza”. (Il Fatto Quotidiano)

Dure le critiche in Aula da parte dell'opposizione secondo cui il provvedimento "aumenta la precarietà". Tra gli ambiti degli interventi del ddl lavoro ci sono i contratti di somministrazione e i licenziamenti. (La Stampa)