Mattarella: la tecnologia non metta in discussione la democrazia
Roma, 15 nov. – “C’è una distinzione fondamentale tra utente e cittadino” e dobbiamo fare in modo che “la democrazia non venga messa in discussione, ridotta da strumenti tecnologici che non si governano, perciò l’Ue ha introdotto misure per tenere conto di valori e diritti”. Lo ha detto, tra le altre cose, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia per i 25 anni dell’Osservatorio giovani editori. (Agenzia askanews)
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Il ruolo del presidente-arbitro, l’importanza dell’informazione e il pericolo delle fake news, il rischio dell’astensionismo che va affrontato. Il presidente Sergio Mattarella per spiegare il suo ruolo ha spiegato che non sempre era entusiasta di promulgare una legge: “Sì ho adottato decisioni che non condivido, è capitato più volte, il presidente promulga leggi ed emana decreti, ma ha delle regole che deve rispettare. (Il Fatto Quotidiano)
Che Paese siamo, in che Paese viviamo, se perfino il Presidente della Repubblica ammette pubblicamente di aver promulgato leggi che non gli piacevano? E perché non le ha elencate, queste leggi, anche se le prime tre, le prime cinque, di una lista destinata ad allungarsi, è piuttosto facile indovinarle? A qualcuno dei ragazzi che ascoltavano Mattarella, ieri, magari saranno passate per la testa domande come queste. (La Stampa)
Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. (La Stampa)
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Roma, ospite dell’Osservatorio Giovani Editori del presidente Andrea Ceccherini. Un evento che segna le celebrazioni per i 25 anni dell’Osservatorio stesso. (LA NAZIONE)
Un richiamo a 360 gradi alle regole della democrazia, che "non devono mai essere violate", una puntualizzazione forte del ruolo di "arbitro" ma anche di "meccanico" che interviene "quando il sistema si blocca" e per "ricordare a tutti gli organi dello Stato i loro limiti". (Tiscali Notizie)
"C'è una percentuale non irrisoria di persone che pensa che la terra sia piatta o c'è un grande allarme tra i medici e nel mondo della sanità, per il ritorno di alcune malattie che sembravano debellate. (Gazzetta di Parma)