La miopa di Macron e la debolezza di Le Pen

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Via via che passano i giorni e si delineano meglio i contorni del paesaggio politico d'oltralpe, la vecchia immagine dello stolto che guarda il dito e non si rende conto della luna, torna sempre più d'attualità. Il dito, va da sé, è il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jerome Bardella. È il grande sconfitto, ci viene detto e sono i francesi ad averlo decretato. Sarà sicuramente così, ma è il primo partito di Francia, per voti e deputati, il terzo gruppo parlamentare, e però l'unico omogeneo al suo interno, riceverà per questo circa 15 milioni di euro di finanziamento pubblico all'anno La luna, va da sé, è la Francia, e con essa la democrazia, il buon senso e la Repubblica. (il Giornale)

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TRENTO . Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Per riconquistarlo dovrebbe sostituire l’autorità, che l’alta carica gli conferisce, con l’autorevolezza. Non era mai accaduto da quando nel 1958 il Generale fece approvare una Costituzione che abolisce il parlamentarismo e lo sostituisce con il semipresidenzialismo, regime più forte e centralizzato. (L'Unione Sarda.it)

Le lacrime sono zampillate come uno singhiozzo di commozione. In un secondo si sono scontrate questa speranza folle di farcela alla quale non credevo più, la tensione accumulata negli ultimi giorni di non fare mai abbastanza e l’allontanarsi della paura – che mi aveva preso la pancia – di vedere il mio paese sprofondare sotto un governo razzista, machista, autoritario e reazionario. (Il Fatto Quotidiano)

Il giudizio dei mercati al voto francese

La Francia dal canto suo ha avuto 0,9% l’anno scorso e dovrebbe registrare 0,7% quest’anno e 1,4% il prossimo. Sono cifre da rallentamento economico, è chiaro, ma occorre notare che da un lato una minor velocità dopo il gran rimbalzo post pandemia c’è in quasi tutte le economie avanzate e dall’altro che i due Paesi hanno evitato la recessione e ora stanno avendo una graduale risalita. (Corriere del Ticino)

L’Unione Monetaria Europea presenta debolezze strutturali, con una politica monetaria centralizzata dalla BCE e politiche fiscali decentrate tra 20 Paesi. I problemi strutturali sono emersi con forza durante la crisi dei debiti sovrani del 2010-2013, in cui la crisi finanziaria di un Paese ne ha contagiati numerosi altri, con pesanti conseguenze economiche. (la Repubblica)