Il “decreto Albania” e la sospensione del diritto

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Possiamo adesso leggere il decreto legge 158/2024 con il quale il governo tenta di fare fronte alle ordinanze dei giudici di Roma che non hanno convalidato il trattenimento di 12 richiedenti asilo provenienti da paesi di origine definiti come «sicuri». Trasferiti poi nei centri di detenzione in Albania, dopo essere stati soccorsi da navi militari italiane nelle acque internazionali a sud di Lampedusa (il manifesto)

Ne parlano anche altre fonti

Il via libera del Colle dopo un colloquio con la premier. Dopo M5s anche Italia Viva fa esposto alla Corte dei Conti sul pasticcio Albania (Open)

400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri» e, in particolare, l'articolo 15; Visto il decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, recante «Attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato»; Vista la direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013; Vista la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, del 4 ottobre 2024 (causa C-406/22), che dichiara che «l'articolo 37 della direttiva 2013/32/UE deve essere interpretato nel senso che osta a che un paese terzo sia designato come Paese di origine sicuro quando alcune parti del suo territorio non soddisfano le condizioni materiali per tale designazione, stabilite nell'allegato I della predetta Direttiva»; Considerata la straordinaria necessita' ed urgenza di designare i Paesi di origine sicuri, tenendo conto della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, del 4 ottobre 2024 (causa C-406/22), escludendo i Paesi che non soddisfano le condizioni per determinate parti del loro territorio (Camerun, Colombia e Nigeria); Considerato il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 maggio 2024, n. (Dottrina Lavoro)

Sergio Mattarella e Giorgia Meloni alla riunione del Consiglio supremo di Difesa - ANSA (Avvenire)

Piantedosi: «Rimpatri, non ci si può fermare. E avanti con i centri in Albania»

«È incredibile che una organizzazione internazionale che dovrebbe tutelare i diritti umani, promuovere l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa possa fare simili affermazioni, del tutto destituite di fondamento». (Corriere Roma)

Torniamo sul decreto, con il quale il Tribunale Civile di Roma non ha convalidato il trattenimento di 12 egiziani e bangladini, ospitati nel CPR in Albania. (Nicola Porro)

Sanzioni per il giudice che ha definito "pericolosa" il premier Giorgia Meloni e bacchettate a chi ha scritto le sentenze svuota Cpr in Albania con l'alibi della presunta incompatibilità del Protocollo tra Italia e Albania rispetto alla normativa europea e internazionale. (il Giornale)