Israele-Iran: escalation pericolosa

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Vedere, rilanciare, passare la mano. L’immagine di una lunga e pericolosissima partita a poker può descrivere abbastanza bene l’attuale fase dello scontro tra Israele e Iran. Nella serata di martedì, infatti, la Repubblica islamica ha lanciato contro lo Stato ebraico più di 180 missili, la maggior parte dei quali balistici, come vendetta per l’uccisione di vari esponenti di spicco del cosiddetto Asse della resistenza, ovvero la rete di milizie ed alleati legati a Teheran nella regione mediorientale. (ISPI)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’opzione che più spaventa però è già sul tavolo del gabinetto di sicurezza: a Tel Aviv si valuta di rispondere all’attacco missilistico lanciato il 1° ottobre dall’Iran colpendo infrastrutture strategiche, come impianti petroliferi o gasieri, o addirittura i siti nucleari di Teheran (Il Fatto Quotidiano)

Il bilancio, ancora provvisorio, è di almeno sei morti e sette feriti. Le notizie del 3 ottobre 2024 sulla guerra in Medio Oriente, dal conflitto a Gaza all'escalation tra Israele, Libano e Iran. (Fanpage.it)

Il governo Netanyahu ha deciso ieri sera le dimensioni della rappresaglia ai 181 missili che Teheran ha lanciato due giorni fa verso Israele per vendicare le uccisioni del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. (il manifesto)

Vali Nasr: “Teheran ha perso una battaglia in Libano: ha sottovalutato Israele. Ma si prepara a una guerra lunga

L’Iran ha bombardato Tel Aviv con 180 missili balistici e ipersonici «per un’azione di autodifesa». A sensi «dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Uniti». E con la quale sono stati presi di mira «solo i siti militari responsabili del genocidio a Gaza e in Libano». (Open)

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: oggi è giovedì 3 ottobre 2024. (Today.it)

Professore, dopo l’attacco a Israele, che obiettivi ha l’Iran adesso? «Per l’Iran questa è una guerra lunga», dice Vali Nasr, uno dei più attenti osservatori di cose iraniane, politologo, docente alla John Hopkins, ex consigliere del dipartimento di Stato, un’autorità mondiale sull’Islam sciita. (la Repubblica)