Matteo Salvini su Moussa Sangar, assassino di Sharon Verzeni: "Origini nordafricane e cittadinanza italiana"
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Poco dopo l’arresto di Moussa Sangar, assassino reo confesso di Sharon Verzeni, Matteo Salvini ha commentato l’evento su Facebook innescando la polemica politica del giorno. Nel complimentarsi con i carabinieri per la soluzione del caso, Salvini ha puntualizzato che l’assassino di Sharon è di “origini nordafricane e cittadinanza italiana“. Il messaggio di Salvini sulla conclusione del caso Verzeni Le polemiche Il commento di Laura Ravetto Il messaggio di Salvini sulla conclusione del caso Verzeni Il riferimento, non troppo velato, riguarda il recente dibattito politico sulla cittadinanza agli immigrati riacceso dal leader di Forza Italia Antonio Tajani che si è detto favorevole allo Ius scholae (Virgilio Notizie)
Su altri media
Era stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, mentre scappava in bici dal luogo, dove è stata accoltellata la barista 33enne, uccisa a coltellate nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d'Isola nel bergamasco. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Non so spiegare perché sia successo, l'ho vista e l'ho uccisa". Disoccupato, è nato a Milano e residente a Suisio, pochi chilometri di distanza da Terno d'Isola (Bergamo), il paese dove è avvenuto l'omicidio. (Il Messaggero Veneto)
Si chiama Moussa Sangare, il 31enne fermato nella notte per l'omicidio di Sharon Verzeni. Nato a Milano da una famiglia di origine africana, l’uomo di nazionalità italiana, vive a Suisio, un paese della Bergamasca, distante appena cinque chilometri da Terno d'Isola. (La Stampa)
Nel fotogramma vediamo il 30enne a bordo della sua bicicletta mentre si allontana da via Castegnate, luogo in cui la 33enne è stata colpita mortalmente da quattro fendenti mentre faceva una passeggiata notturna. (Virgilio Notizie)
Nato a Milano, da un famiglia di origine africana, vive a Suisio, in provincia di Bergamo, distante appena cinque chilometri da Terno d’Isola. Il trentunenne Moussa Sangare, italiano di origine familiare del Mali, ha confessato l’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate la notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio. (Open)
«Stanotte al termine di serratissime indagini siamo pervenuti a identificare il signore in bicicletta che ha reso prima spontanee dichiarazioni poi, in sede di interrogatorio, ha reso una piena confessione» dell’omicidio di Sharon Verzeni: è quanto ha detto Maria Cristina Rota, procuratore aggiunto a Bergamo, in merito al fermo del killer della 33enne di Bottanuco durante la conferenza stampa che si è tenuta alle 12 di venerdì 30 agosto in Procura a Bergamo e che fa luce sul delitto di Terno consumato un mese fa. (L'Eco di Bergamo)