Prendere al volo il bonus ristrutturazioni con i progetti chiavi in mano di Edil Tur
Per l’edilizia e i cittadini che desiderano rinnovare il proprio patrimonio immobiliare dicembre è alle porte. A dispetto di quanto previsto, però, le agevolazioni al 50% del bonus ristrutturazioni potrebbero essere agli sgoccioli soltanto per seconde e terze case: sulla base della Manovra approvata dal Consiglio dei ministri e attualmente al vaglio delle Camere, lo sgravio rimarrebbe infatti invariato per la prima casa anche dopo il 31 dicembre. (La Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
Negli ultimi anni, il Superbonus ha rappresentato un potente incentivo per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici in Italia. Con il disegno di legge di bilancio per il 2025, sono previste nuove disposizioni che influenzeranno l’accesso a questo beneficio: un limite per le nuove richieste a partire dal 2025 e la possibilità di rateizzare in dieci anni le spese sostenute nel 2023. (Edilizia.com)
Nella bozza di manovra è arrivata anche la conferma, seppur con valori ridotti, delle detrazioni legate ai bonus edilizi per le ristrutturazioni, l’efficientamento energetico e per il bonus mobili. (Gazzetta di Reggio)
Si tratta di una detrazione Irpef per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare immobili sottoposti a interventi di recupero del patrimonio edilizio, valida sia per la prima che per la seconda casa. (Friuli Oggi)
Per il 2025, la detrazione Superbonus spettante a condomini e proprietari di immobili da 2 a 4 unità immobiliari – oltre alla riduzione dell’aliquota al 65% – sarà soggetta ad ulteriore diminuzione in relazione al reddito e al coefficiente familiare, analogamente agli altri bonus edilizi ordinari in scadenza al 31/12/2024? (PMI.it)
La nuova Legge di Bilancio 2025, appena presentata alla Camera, introduce significativi cambiamenti ai bonus edilizi, sollevando preoccupazioni per il futuro del settore delle costruzioni e dell'economia sommersa. (La Nuova Venezia)
Il Superbonus per i lavori effettuati nel 2023 può essere spalmato in dieci quote annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi. Questa la novità che prevede la legge di Bilancio 2025 andando così a colmare un vuoto normativo creatosi con due diverse leggi. (Cose di Casa)