Trump. Assad è fuggito dal suo paese. Putin, non ha più interesse a proteggerlo. In Ucraina ha perso 600mila uomini

Trump. Assad è fuggito dal suo paese. Putin, non ha più interesse a proteggerlo. In Ucraina ha perso 600mila uomini
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Agenpress ESTERI

AgenPress – Ricordiamo che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato in un post su Truth Social che Bashar al-Assad era “fuggito dal suo Paese” dopo aver perso il sostegno della Russia. Trump, che ha affermato che l’America non dovrebbe avere “nulla a che fare” con gli eventi in Siria , ha pubblicato: Assad se n’è andato. È fuggito dal suo paese. Il suo protettore, la Russia, la Russia, la Russia, guidata da Vladimir Putin, non era più interessato a proteggerlo. (Agenpress)

Se ne è parlato anche su altri media

"La Siria è un caos, ma non è nostra amica, e gli Stati Uniti non devono avere niente a che fare, questa non è la nostra battaglia, non facciamoci coinvolgere". E' quanto afferma Donald Trump sulla situazione in Siria in un lungo post pubblicato su Truth Social poco prima del previsto incontro all'Eliseo con Emmanuel Macron. (OKMugello - News dal Mugello)

ROMA – Il presidente Bashar al-Assad è “fuggito” dalla Siria dopo aver perso il sostegno della Russia: così Donald Trump, neo-eletto presidente degli Stati Uniti, sulla sua piattaforma Truth Social. "La Russia non era più interessata a proteggere Assad": la lettura di Trump su quello che sta succedendo in Siria. (Dire)

All’indomani della presa di Damasco, le potenze internazionali rimangono “alla finestra”, e osservano l’evolversi della situazione in Siria di pari passo all’insediamento del nuovo governo guidato dagli insorti di Hts al posto del regime filorusso e filoiraniano di Al-Assad. (Il Sole 24 ORE)

Damasco, Trump: "Gli estremisti si stanno preparando a rovesciare Assad, gli Usa ne restino fuori"

Il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa parlava al Reagan National Defense Forum nella Simi Valley, 45 minuti da Los Angeles. E il suo messaggio è identico a quello che abbiamo raccolto giovedì nei corridoi del Senato di… (La Stampa)

Nei calcoli di Mosca, doveva essere Kyiv a cadere in tre giorni, non Aleppo. Negli ultimi cinque anni il mondo ha coltivato l’illusione che i fronti siriani, lungo i quali si sa dove si comincia ma raramente dove si va a finire, si fossero in qualche modo cristallizzati. (il manifesto)

Gli estremisti in Siria si stanno preparando ad attaccare Damasco e a rovesciare il presidente Bashar al Assad: a dirlo Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, che allo stesso tempo ha sottolineato la necessità che Washington resti fuori da quello che sta accadendo nel Paese. (Liberoquotidiano.it)