L’implacabile caccia ai capi e l’anima perduta d’Israele

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Ricapitoliamo. Dopo Nasrallah, dopo lo sceicco Yassin, dopo capi sottocapi vicecapi, responsabili dei missili, delle squadre d’assalto, delle autobombe, dopo gli ingegneri del terrore e gli artigiani delle tecnofilie jihadiste, dopo i numeri due tre quattro delle gerarchie terroriste e i loro eredi potenziali, i parenti i cugini le famiglie, i vicini di casa ignari della colpa della prossimità te… (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

"Una guerra totale con Hezbollah o l'Iran non è il modo per riportare le persone nelle loro case nel nord di Israele in sicurezza": lo ha detto alla Cnn il portavoce della sicurezza nazionale Usa John Kirby. (Tiscali Notizie)

Labbayka (ai tuoi ordini) ya Nasrallah!». Immediatamente, il canale al-Manar vicino al Partito di Dio inizia a trasmettere preghiere e sospende le dirette dai sobborghi sud di Beirut colpiti dalle bombe israeliane mentre piange un’annunciatrice dando la notizia. (Corriere della Sera)

Un missile è stato intercettato e distrutto in volo. L’accaduto comunque non ha scalfito l’enorme soddisfazione che gli israeliani, con poche eccezioni, provano per l’«eliminazione» di Nasrallah, così come la descrivono i media locali. (il manifesto)

Sayyed Nasrallah martire a Beirut – Zelensky a New York non convince nessuno

Hassan Nasrallah, il nemico numero uno dello Stato ebraico da decenni, è morto. Dopo una nottata di incertezza, seguita al bombardamento di venerdì a Beirut del suo quartier generale sotto al rione Dahya, la conferma delle forze armate israeliane è giunta ieri mattina e in pochi minuti è volata di bocca in bocca fra i bagnanti nelle spiagge e fra gli avventori nei caffè. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Hassan torna tutti gli anni a trovare i genitori, ormai 85enni. È il presidente della sezione italiana dell’Unione libanese culturale mondiale (WLCU), un’associazione internazionale che unisce i libanesi della diaspora. (il manifesto)

La guida di Hezbollah, ma anche riferimento di gran parte del Medio Oriente, è stato assassinato assieme a alti ufficiali del suo entourage, durante la visita all’ONU del criminale genocida Netaniahu. Interessante notare come durante l’arrivo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di “Bibi”, la stragrande maggioranza dei delegati si sia alzato andandosene in segno non solo di protesta ma anche di disprezzo nei confronti di un capo di stato ritenuto , a ragione, un vero criminale. (IlSudest)