Abuso di contratti a termine, l’UE denuncia l’Italia: negli ultimi 10 anni oltre 130mila docenti precari in più

Più informazioni:
PNRR Ponte sullo Stretto

Abuso di contratti a termine, l’UE denuncia l’Italia: negli ultimi 10 anni oltre 130mila docenti precari in più Di La Commissione Europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia UE a causa della perdurante violazione della normativa europea sul lavoro a tempo determinato nel settore scolastico. Secondo la Commissione, l’Italia non ha attuato le misure necessarie per contrastare l’abuso dei contratti a termine e la discriminazione nei confronti del personale docente e ATA (Orizzonte Scuola)

Su altre fonti

Le motivazioni del deferimento “L’Italia”, si legge nel deferimento, “non ha adottato le norme necessarie per vietare la discriminazione in merito alle condizioni di lavoro e l’uso abusivo di successivi contratti a tempo determinato”. (Contropiano)

Infatti, la Commissione ha nuovamente deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea in quanto tale paese non ha posto fine all’utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie (direttiva 1999/70/CE del Consiglio). (flp scuola foggia)

Rimborso precari PA fino a 24 stipendi 17 Settembre 2024 La procedura coinvolge in prima linea il mondo della Scuola: lo stipendio degli insegnanti precari non prevede una progressione salariale incrementale che tenga conto dei precedenti periodi di servizio, costituendo a tutti gli effetti una discriminazione rispetto ai docenti assunti a tempo indeterminato. (PMI.it)

Il docente all’origine del caso: «Non c’entra il Pnrr ma la volontà politica»

La Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia Ue perché non ha posto fine all'utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie. (Fanpage.it)

Grazie alle costanti segnalazioni del sindacato ANIEF, la Commissione Europea ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia Europea per l'abuso dei contratti a termine e la crescente precarietà che caratterizza il settore scolastico. (LA STAMPA Finanza)

Ad agosto scorso ha scritto alla Ue per chiedere quale fosse la ratio alla base della decisione di bandire nuovi concorsi, dato che ci sono almeno 30mila precari idonei, in graduatorie pregresse e in attesa di assunzione. (il manifesto)