La Coda del Diavolo: il regista parla del suo glorioso action cosvela Domenico de Feudis parla di La coda del diavolo, con i protagonisti Luca Argentero e Cristiana Dell’Anna [VIDEO]

La nostra intervista video al regista Domenico de Feudis e a Luca Argentero e Cristiana Dell’Anna, due degli interpreti principali di La coda del diavolo. Su Sky Cinema e NOW a partire dal 25 novembre Quando si parla di cinema action, guardando al panorama cinematografico italiano, si ha sempre l’evidenza di un grande vuoto, che è da attribuire tanto ai nuovi e vecchi autori, quanto al ruolo dei produttori. (Cinematographe.it)

Su altri giornali

Argentero è Sante Moras, un ex poliziotto, oggi agente carcerario, deluso e profondamente ferito dalla vita che ha deciso di chiudersi nella sua solitudine. Dell’Anna è, invece, la giornalista Fabiana Lai: la sua unica religione è la verità e per trovare chi sono, davvero, gli assassini di una giovanissima ragazza brutalmente uccisa metterà in pericolo anche i suoi affetti più cari. (Today.it)

Bertuccioli Un personaggio così mancava nella sua già ricca e importante galleria. Ma anche se lui predilige la commedia, aveva voglia di misurarsi con un personaggio cupo, tormentato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Coda del Diavolo è un thriller con una deriva gore o per meglio dire “splatter”, perché dall’apice alla conclusione del film sono molte le scene in cui è ritratta la lacerazione dei corpi o copiosi schizzi di sangue sul volto del protagonista, Luca Argentero (MadMass.it)

Luca Argentero in "La coda del diavolo": "La mia prima volta da fuggitivo. Io, che sorrido sempre, in un film in cui non sorrido mai"

È il ruolo drammatico, adrenalinico e anche inconsueto nel film La coda del diavolo disponibile dal 25 novembre su Sky Cinema e Now. Lasciati il camice bianco e il sorriso rasserenante del dottor Fanti in Doc, Luca Argentero (nella foto) si ritrova ferito, sporco, dilaniato dal sospetto, incompreso dalla vita e dai colleghi e braccato dalla polizia. (il Giornale)

Quando pensiamo alla Sardegna ci vengono subito in mente spiagge luminose, mare verde smeraldo e la bontà del miele che si sposa con il formaggio in un dolce tipico dell’isola, la seada. All’opera seconda dopo l’esordio Il legame (2020), Domenico de Feudis, che si è fatto le ossa sul set di La grande bellezza di Paolo Sorrentino, ribalta completamente questo immaginario, buttandoci in mezzo a una Sardegna livida, fredda, quasi funebre, in La coda del diavolo. (cinematografo.it)

Siamo in una Sardegna fredda, oscura, e Sante Moras, guardia carceraria ed ex poliziotto, viene accusato di un omicidio che non ha commesso: un uomo, colpevole di aver seviziato e ucciso una ragazza, viene trovato morto durante il suo turno di custodia. (la Repubblica)