L’Agcom sanziona Google e Twitch per pubblicità sul gioco d’azzardo. Multe da 2,25 milioni e 900 mila di euro ai giganti delle big tech
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha sanzionato Google Ireland per 2,25 milioni di euro e Twitch Interactive Germany per 900mila euro in merito alla violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, sancito dal decreto dignità. L’Agcom ha rilevato su 80 canali YouTube e Twitch più di 20mila video che pubblicizzavano slot-machine, gioco d’azzardo, scommesse sportive e gratta e vinci (Open)
La notizia riportata su altri media
Sulla base di numerose segnalazioni, l'Autorità ha avviato due procedimenti e ha verificato la presenza di oltre 80 canali YouTube e Twitch nei quali sono presenti in totale oltre 20.000 video che pubblicizzavano slot machine, gioco d'azzardo, scommesse sportive e gratta e vinci (Multiplayer.it)
L’Agcom multa YouTube (Google) e Twitch (Amazon). YouTube (Google) e Twitch (Amazon) giocano troppo d’azzardo secondo l’Agcom (Start Magazine)
per 2.250.000,00 euro e Twitch Interactive Germany GmbH per 900.000,00 euro per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 12 luglio 2018 convertito in legge 96 del 9 agosto 2018 c. (Frosinone News)
L’Agcom è intervenuta con due maxi sanzioni contro Google e Twitch per aver violato il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. Le decisioni sono state assunte con le delibere nn. 317/23/Cons e 318/23/Cons. (CorCom)
La sanzione più alta è andata a Google - 2,25 milioni - perché su YouTube è stato rilevato un numero maggiore di canali che hanno violato il Decreto Dignità, che vieta la promozione del gioco d'azzardo (DDay.it)
La multa più pesante è indirizzata in Irlanda, alla sede europea del colosso del web di Mountain View, in entrambi i casi però l'illecito è il medesimo: l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni contesta sia a Google, attraverso YouTube, che a Twitch "la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge n. (HDblog)