Eh no, Repubblica: questo video mostra che non puoi titolare così

Chi scrive, di queste manifestazioni di centri sociali, antagonisti, pro-Palestina, movimenti per la casa e similari, ne ha viste a bizzeffe. Da dentro. Inutile precisarlo: nel 99% dei casi, quando sono organizzate da certi ambienti, finiscono sempre allo stesso modo. Gli organizzatori pretendono di muoversi in corteo lì dove è stato loro precluso, provano a trattare con le forze dell’ordine e poi cercano di prendersi con la forza quello che ritengono un loro diritto. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I promotori del corteo avevano fatto ricorso al Tar contro il divieto ma il ricorso è stato respinto. Manifestazione pro Palestina oggi a Roma: il corteo parte alle 14 da piazzale Ostiense, a Piramide, e non è autorizzato dalla questura capitolina. (ilgazzettino.it)

Una guerriglia urbana scatenata con bombe carta , pali della segnaletica divelti in strada usati per sfondare il cordone delle forze dell’ordine , sassi e bottiglie . Gli agenti che rispondono con lacrimogeni e cariche . (Gazzetta del Sud)

Scontri al corteo pro Palestina non autorizzato di Roma. Ferita una ragazza. I manifestanti hanno lanciato bottiglie, bastoni e bombe carta. Nel tentativo di passare e fare il corteo, non autorizzato, si sono scagliati contro i blindati della polizia che, prima ha usato lacrimogeni e idranti, e poi li ha caricati. (LaC news24)

Fonti Viminale, confermate ipotesi su infiltrati al corteo

Eravamo convinti, fino a pochi giorni fa, che Israele stesse compiendo un vero e proprio massacro di civili prima a Gaza e poi anche in Libano. Un massacro ingiustificabile, compiuto in nome di una lotta contro il terrorismo che diventa sempre più indistinguibile dal terrorismo stesso. (Il Giornale d'Italia)

Al corteo pro Palestina (vietato dalla Questura) gli agenti hanno caricato i manifestanti, lanciato lacrimogeni e usato gli idranti per disperdere la folla. La strada, che era sbarrata dai blindati della polizia, ha costretto i manifestanti a deviare il percorso verso piazzale Ostiense. (Il Giornale d'Italia)

Il primo fattore critico era rappresentato dagli infiltrati intenzionati a utilizzare una numerosa manifestazione per confondersi all'interno di un corteo più ampio e attaccare obiettivi sensibili oltre che le forze di polizia, come poi effettivamente avvenuto a piazzale Ostiense". (Il Piccolo)