Voto Austria: brusco risveglio per l’Europa, ma il dossier migranti sarà sempre meno divisivo

La vittoria del partito filonazista di Kickl in Austria scuote la Ue, alimentando il fronte euroscettico e filorusso già sostenuto da paesi come Ungheria e Slovacchia. E in Europa si accentua il dibattito sull’immigrazione, con richieste di politiche più severe La vittoria del partito austriaco filonazista della Libertà (FPO), guidato da Herbert Kickl, noto per le sue posizioni euroscettiche, anti-migranti e filorusse, ha rappresentato un altro brusco risveglio per l’Unione Europea alla vigilia del secondo mandato di Ursula von der Leyen. (FIRSTonline)

Ne parlano anche altre fonti

Stava parlando ai militanti genovesi del suo partito, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre l’Iran lanciava centinaia missili verso Israele che aveva a sua volta portato la guerra nel territorio libanese: “Bisogna che tutti quanti, anche l’Iran, si assuma le sue responsabilità per evitare un’escalation” Anche il presidente israeliano Netanyahu? “Tutti devono lavorare per una de-escalation”. (Il Fatto Quotidiano)

Un filo di grande inquietudine percorre le terre dell’Europa di mezzo. Dalla Germania alla Cechia, dall’Ungheria alla Slovacchia, i partiti nazionalisti, oggi va di moda chiamarli con il termine più moderno di sovranisti, conquistano le prime posizioni. (Start Magazine)

E l’onda lunga del voto scuote anche il centrodestra italiano: come gestire il vento sovranista? Bisogna fare terra bruciata intorno a una forza estremista, con radici nell’ideologia nazista, oppure no? A Vienna, i popolari non hanno dubbi: sbarrano la porta a Herbert Kickl, che da solo non ha i voti per governare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma in Europa non è così: se non vince chi dicono loro, i (presunti) progressisti e liberali insorgono e accusano il popolo. Le libere elezioni dovrebbero servire a premiare chi ha governato bene e punire chi lo ha fatto male, passando la palla alle forze alternative. (La Verità)

Il leader della Lega, dopo le parole di Tajani sulla vittoria elettorale in Austria dell'estrema destra («Da respingere i rigurgiti neonazisti»), aveva reagito dicendo che chi diceva così poteva aver «dormito male per aver mangiato pesante». (Corriere della Sera)

I socialisti di Spo e i popolari di Opv hanno i numeri per metterlo a terra pure a Vienna e presumibilmente lo faranno, applicando un cosiddetto “cordone sanitario” per mettere in sicurezza il sistema paese rispetto alle forze politiche estremiste. (Italia Oggi)