Hezbollah alza il livello delle regole di ingaggio

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Contropiano ESTERI

Dopo quasi un mese dall’assassinio di colui che è stato descritto come il comandante dello Stato Maggiore di Hezbollah, Sayyid Fouad Shukr (Mohsen), e dopo il continuo scambio di bombardamenti tra Israele e Hezbollah, avvenuto quotidianamente, Hezbollah ha intrapreso un’operazione militare considerata la prima fase della risposta all’assassinio del suo comandante militare. Questo omicidio era stato pianificato da Israele con un obiettivo chiaro per Benjamin Netanyahu, contemporaneamente all’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran (Contropiano)

Su altri media

Alle 6 della sera, il 25 agosto, a Beirut, è andato in onda, l'ennesimo colpo di scena, messo in campo, da Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, nonché fine tattico, grande stratega e anche ottimo politico. (LaC news24)

O almeno rinviato. L'attacco preventivo di Israele contro Hezbollah, per una fitta schiera di diplomatici e analisti, potrebbe aver evitato, almeno per il momento, lo scoppio di una guerra totale tra le parti. (il Giornale)

«Il Libano è a un passo. Hezbollah addirittura ci filma e può spararci addosso in qualsiasi momento. (Panorama)

Aver aspettato quasi un mese, spiega Nasrallah, è stata la prova che «il nostro obiettivo è la fine dell’aggressione su Gaza e quindi abbiamo dato più di un’opportunità (a una tregua, ndr), ma dopo tutto questo tempo è chiaro che Netanyahu sta inserendo nuove condizioni e che gli americani stanno lavorando al suo fianco. (il manifesto)

Questa massiccia azione, che è stata ufficialmente definita da Tel Aviv un “attacco preventivo”, ha ricevuto l'ammirato plauso di gran parte dei media occidentali, che l'hanno osannata come una magistrale operazione di Intelligence, che avrebbe consentito di vanificare il presunto piano di Hezbollah, di attaccare Israele con lanci di razzi e droni. (TargatoCn.it)

Il fuoco incrociato tra Israele e Libano crea un serio rischio di guerra totale in Medio Oriente, afferma il sottosegretario generale delle Nazioni Unite e coordinatore per le operazioni di pace, Jean-Pierre Lacroix. (Euronews Italiano)