Barcellona Pozzo di Gotto, operazione antimafia: arrestato il presidente dei commercialisti di Catania
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Nel corso di un'operazione condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, la polizia ha arrestato quindici persone, tra cui Salvatore Virgillito, presidente dell'Ordine dei commercialisti di Catania. Virgillito, sessantenne, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo l'accusa, avrebbe affidato alla famiglia Ofria la gestione di un'impresa confiscata alla mafia, di cui era amministratore giudiziario, agevolando la vendita in nero di pezzi di ricambio di autovetture e la sottrazione di denaro dalle casse della società.
L'inchiesta, che ha portato all'arresto di Virgillito, si concentra sulle attività illecite del clan di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese. Gli inquirenti sostengono che il presidente dei commercialisti di Catania, sfruttando il suo ruolo di pubblico ufficiale, abbia favorito gli interessi della famiglia Ofria, permettendo loro di continuare a gestire l'impresa confiscata come se fosse ancora sotto il controllo mafioso. Le accuse mosse contro Virgillito includono anche il comportamento servente e compiacente verso il clan, che avrebbe facilitato le operazioni illegali della famiglia Ofria.
L'operazione, scattata all'alba, ha visto l'impiego di numerosi agenti di polizia, che hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari. Tra gli arrestati, oltre a Virgillito, figurano altri esponenti di spicco del clan di Barcellona Pozzo di Gotto, tutti accusati di vari reati legati all'associazione mafiosa e alle attività illecite connesse.
Le indagini, coordinate dalla Dda di Messina, hanno permesso di ricostruire il modus operandi del clan e di individuare i legami tra i membri dell'organizzazione criminale e alcuni professionisti, come Virgillito, che avrebbero agevolato le attività mafiose.