Cogne isolata, ecco la devastazione della strada regionale 47. L'allarme di Musumeci: «Almeno un mese per riaprirla»

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Morti sul lavoro

La viabilità sulla strada regionale 47 della valle di Cogne non sarà percorribile prima di un mese. Ad annunciarlo è stato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, intervenuto a Sky Tg24, facendo il punto sui danni provocati dall'alluvione dello scorso fine settimana. «I primi interventi sono essenzialmente legati a quelli effettuati dai Comuni, come ad esempio ripristinare le strade e i servizi essenziali. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Come spesso accade in questi scenari, sono all’opera da terra le squadre di protezione civile fatte da personale qualificato ma anche da quanti si mettono a disposizione per cercare di avvicinarsi ad un ritorno alla normalità. (varesenews.it)

Terzo giorno di isolamento per Cogne, una delle zone più colpite dal maltempo che ha interessato la Valle d'Aosta alla fine di giugno. Gli spostamenti sono quindi possibili solo in elicottero. In video le immagini aeree della strada regionale 47 realizzate durante il viaggio dal paese isolato al centro sportivo di Aymavilles, dove si trova il campo base della Protezione civile regionale Vda. (3bmeteo)

Il paese di Cogne, a tre giorni dalle piogge che hanno colpito la zona alla fine di giugno, è ancora isolato. In video si vede uno dei tratti distrutti lungo la strada regionale 47 che da Aymavilles sale verso Cogne, raggiungibile per il momento solo in elicottero. (Il Fatto Quotidiano)

“L’acqua continuava a salire, era buio e io piangevo: pensavo che non ci saremmo mai salvati”

Cogne isolata e oltre mille turisti da sfollare, con l'elicottero. Difficile prevedere quando la situazione potrà tornare alla normalità. Qui è franata la strada principale, inghiottita dal torrente Gran Eyvia. (TargatoCn.it)

«Porteremo i turisti a Cogne con l'elicottero». Lo ha annunciato il ministro del turismo Daniela Santanché, giunta ad Aosta per fare il punto sui danni dopo l'alluvione. (ilmessaggero.it)

Ma era buio. Chiamavo i soccorsi con il cellulare di Fady perché il mio era rimasto nell’auto inghiottita dall’acqua. (La Stampa)