Petrolio: prezzo scivola, Arabia Saudita pronta ad aumentare produzione

Milano, 26 set. – Titoli petroliferi a picco in Borsa in scia alla frenata del prezzo del greggio, con i futures sul Wti che scivolano sotto i 68 dollari al barile, in ribasso di oltre tre punti percentuale. A pesare è la notizia che l’Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, starebbe pensando a un aumento della produzione da dicembre, anche se la mossa dovesse portare a un periodo prolungato di bassi prezzi del petrolio. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altri giornali

La Libia si sta preparando a riprendere la produzione di petrolio dopo che i governi rivali hanno risolto una disputa che aveva bloccato la produzione. I prezzi del Brent martedì primo ottobre sono calati in area USD71,20 al barile, toccando un minimo di tre settimane, mentre il debole sentiment del mercato ha prevalso sui rischi provenienti dal Medio Oriente. (Morningstar)

Il prezzo del petrolio è anche sotto pressione a causa di scorte EIA statunitensi superiori alle aspettative e della mancanza di una controffensiva israeliana contro l'Iran. OIL.WTI perde valore poiché l'OPEC+ ha concordato di allentare i tagli alla produzione a dicembre, secondo i rapporti del WSJ. (XTB)

Il prezzo del petrolio è ancora in calo sui mercati internazionali. Il Brent perde invece lo 0,31% a 71,38 dollari. (Corriere della Sera)

Prezzo petrolio in aumento, Wti a 71,05 dollari

Secondo gli esperti, qualsiasi accenno alla prosecuzione degli aumenti della produzione potrebbe compensare le preoccupazioni relative alle interruzioni delle forniture dal Medio Oriente (Milano Finanza)

L’ulteriore escalation in Medio Oriente ha invece avuto un impatto più limitato su altri asset e persino sull’oro, che pur restando vicino ai massimi storici ha esaurito in fretta la fiammata di prezzo seguita al lancio di missili iraniani in Israele per ripiegare intorno a 2.650 dollari l’oncia. (Il Sole 24 ORE)

Prezzo del petrolio in aumento con la crescita della tensione in Medio Oriente: il Wti con consegna a novembre è scambiato a 71,05 dollari al barile con un avanzamento dell'1,75% mentre il Brent con consegna a dicembre passa di mano a 74,71 dollari al barile con una crescita dell'1,56%. (Tiscali Notizie)