Spesa, bollette e benzina, salasso obbligatorio da 1200 euro al mese a famiglia

Cibo da comprare, bollette da pagare e poi ancora il pieno all'auto o al motorino. Le spese obbligate, sostenute ogni mese nel 2023 dalle famiglie italiane, arrivano a toccare quasi i 1.200 euro. E' tanto l'impatto dell'inflazione e della conseguente erosione degli stipendi secondo il dato elaborato dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Spese irrinunciabili, insomma, che pesano per oltre metà delle uscite totali e in sensibile aumento rispetto al costo pre covid. (Adnkronos)

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Le bollette sempre più alte, il cibo e la spesa che sono imprescindibili e il pieno dell'auto o del motorino, spesso mezzi fondamentali per andare a lavoro e svolgere altre attività quotidiane. Spese obbligate, difficili se non impossibili da evitare, che le famiglie italiane hanno sostenuto ogni mese nel 2023, per una spesa di quasi 1.200 euro. (Today.it)

Le famiglie italiane nel 2023 si trovano a dover far fronte a spese obbligate che superano i 1.200 euro mensili. Questo carico economico si traduce in un forte impatto sui bilanci familiari, influenzato dall’innalzamento dei prezzi e dalla diminuzione dei redditi a causa dell’inflazione. (Gaeta.it)

Cibo, benzina e bollette: ecco le spese obbligate che pesano sui bilanci delle famiglie

Arrivare a fine mese è diventata una preoccupazione per molte più famiglie italiane. Più della metà della spesa mensile va a coprire le necessità più basilari: cibo, benzina e bollette. (QuiFinanza)

Dunque le spese "obbligate" sostenute mensilmente nel 2023 dalle famiglie italiane - quelle che riguardano indicativamente l'acquisto di cibo, carburante e bollette - hanno raggiunto i 1.191 euro, pari al 56% della spesa totale che, invece, in valore assoluto si è attestata a 2.128 euro. (Collettiva.it)

Spese irrinunciabili, insomma, che pesano per oltre metà delle uscite totali e in sensibile aumento rispetto al costo pre covid. E’ tanto l’impatto dell’inflazione e della conseguente erosione degli stipendi secondo il dato elaborato dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre (CremonaOggi)