Vittorio Sgarbi: «Ho firmato esposti anonimi ma Sangiuliano non doveva dimettersi. Boccia? Giuli la nomini al ministero»

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Vittorio Sgarbi dice che Gennaro Sangiuliano non doveva dimettersi. E che Maria Rosaria Boccia doveva essere nominata «così non sarebbe successo niente». L’ex sottosegretario dimissionato da Giorgia Meloni e in cattivi rapporti proprio con il suo ministro oggi gli rende l’onore delle armi in un’intervista a La Stampa. Ma lo fa in maniera piuttosto sibillina: «È una cosa malinconica, difficile da commentare. (Open)

Su altre testate

In questo si traduce l'intervista di Maria Rosaria Boccia a In Onda, su La7. Il faccia a faccia con Luca Telese e Marianna Aprile viene registrato nel pomeriggio, proprio quando il ministro della Cultura sta rassegnando le dimissioni. (Liberoquotidiano.it)

Nel video Sangiuliano cammina di spalle lungo un corridoio del ministero tra gli applausi del personale, diretto verso una porta a vetri. Con una storia su Instagram l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha pubblicato quello che sembra essere il suo addio al dicastero amministrato. (Corriere TV)

A fine agosto l’imprenditrice ha pubblicato un post su Instagram in cui ringraziava l'allora ministro della Cultura per la nomina a Consigliera Mic per i Grandi Eventi. Un incarico smentito dal ministero. (Sky Tg24 )

Sangiuliano dimissioni, la ricostruzione: «Lascio, odio politico-mediatico». Meloni: «Un uomo onesto». Alla Cultura va Giuli

A parlare, dopo le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è Maria Rosaria Boccia, l'imprenditrice al centro del caso che ha scosso, negli ultimi giorni, il governo italiano. Se avesse detto la verità dall'inizio, avrebbe potuto evitarle». (Corriere Roma)

Ora probabilmente, dopo giorni sulla cresta dell’onda e con mezzo governo appeso alle sue stories su Instagram, per Maria Rosaria Boccia — arrivata a 105 mila follower sul social più popolare — l’attenzione mediatica calerà, e chissà se parecchio o se l’imprenditrice campana riuscirà a capitalizzare la sua improvvisa notorietà. (la Repubblica)

Un messaggio irrompe nella chat whatsapp del Consiglio dei ministri: «In lacrime vi abbraccio tutti». Alle cinque di sera, come il torero di Garcia Lorca, Gennaro Sangiuliano smette di lottare, esce di scena. (ilmattino.it)