Che fare con Netanyahu wanted? Il mondo si divide, qualche posizione netta e tanto imbarazzo (di M. Nardi)

Il mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro Benjamin Netanyahu provoca molte reazioni a livello internazionale, con alcune prese di posizione nette e tanto imbarazzo. Cosa fare nel caso in cui il premier israeliano dovesse recarsi in visita in uno dei paesi che riconoscono la giurisdizione della Corte dell'Aja? Arrestarlo? Oppure disattendere all'obbligo,… (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Il resto del mondo si restringe per il primo ministro israeliano che da quando è tornato al potere nel 2009 ha visitato oltre cento Paesi stranieri. Dall’amico Donald Trump, se invitato, potrà ancora andare. (Corriere della Sera)

La Polizia municipale ha aperto un'indagine per individuare i due ragazzi. Una coppia di ragazzi ha fatto sesso sul cofano dell'auto parcheggiata in Piazza Unione Europea a Messina. (Il Giornale d'Italia)

“La linea è quella del presidente del Consiglio, che io ho il dovere di attuare anche perché la condivido”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell’Assemblea Anci a Torino, in merito al mandato d’arresto della Corte penale internazionale per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu (LAPRESSE)

Orban invita Netanyahu in Ungheria. Salvini: "Anche in Italia sarebbe benvenuto"

L'Ungheria, se il premier israeliano Benjamin Netanyahu arrivasse davvero sul suo suolo e non fosse arrestato, "violerebbe i suoi obblighi legali internazionali e la posizione dell'Ue sulla Corte penale internazionale". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La Corte ha incluso anche il capo militare di Hamas, Deif, che Israele ritiene di aver ucciso. L'ordine di arresto da parte della Corte penale internazionale contro i leader israeliani "è vergognoso". L'ha dichiarato il presidente degli (Italia Oggi)

Secondo Orban, convinto sostenitore del premier israeliano, si tratta di una "decisione spudorata, mascherata per scopi legali" che porta a "screditare il diritto internazionale". "Non abbiamo altra scelta che sfidare questa decisione" che in Ungheria "non avrà alcun effetto", ha dichiarato il premier magiaro in un'intervista alla radio di Stato. (EuropaToday)