Grillo dichiara guerra al M5S: chiede la ripetizione del voto della Costituente e lancia la sfida del quorum. Conte: «Tentativo di sabotaggio»
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La partita sul futuro del Movimento 5 stelle va ai tempi supplementari. Beppe Grillo ha deciso di mettersi di traverso alle decisioni sull’eliminazione del garante, sul superamento del doppio mandato e sul via libera alle alleanze arrivate da Nova, la kermesse che si è tenuta al Palazzo dei congressi dell’Eur. E Giuseppe Conte ha accettato la sfida: tra qualche giorno si tornerà a votare. Il fondatore M5S ha fatto ricorso all’articolo 7 dello statuto che prevede che il garante può disporre entro cinque giorni «l’inefficacia di una deliberazione, ed eventualmente la sua ripetizione, qualora siano rilevati vizi, irregolarità o violazioni di norme statutarie, del codice etico o regolamentari». (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altri media
Ricordiamo che, nel periodo più retrogrado del nuovo millennio (anni 2020-22), il virologo francese fu sbeffeggiato pur di spazzare via l’ipotesi. Il solito “complottista stile Napalm 51” scrisse il portale del Cicap, “è un no vax”, dissero i più. (Il Giornale d'Italia)
Tutto da rifare per Conte e i suoi: Beppe Grillo ha infatti chiesto formalmente la ripetizione del voto degli iscritti espresso durante l'assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, come da statuto gli consente il suo ruolo di garante. (Secolo d'Italia)
Ma, soprattutto, perché l'esito deciderà le sorti dei Cinque stelle. Meno di ventiquattr'ore dopo la chiusura della Costituente, Grillo ha fatto la mossa più dirompete che gli fosse concessa: ha chiesto la ripetizione delle votazioni. (LaC news24)
"I seguaci di Grillo avevano già invitato a non votare. (Liberoquotidiano.it)
Il fondatore, viene spiegato, ha comunicato formalmente al M5S la sua volontà da garante di far ripetere le votazioni, in primis quelle che mettono in discussione il suo ruolo. Era stato Danilo Toninelli a spiegare nel primo pomeriggio che il Garante avrebbe chiesto la ripetizione del voto. (Il Sole 24 ORE)
Possiamo ben dire, a ragion veduta, che si chiude un ciclo. Si è ormai consumata in forma definitiva la rottura del MoVimento 5 stelle guidato da Giuseppe Conte con Beppe Grillo, il fondatore nonché comico passato alla politica senza mai smettere di fare sorridere con le sue graffianti uscite. (Il Giornale d'Italia)