Per la prima volta migliaia di operai della Samsung sono entrati in sciopero

In Corea del Sud, migliaia di lavoratori della Samsung hanno proclamato uno sciopero a tempo indeterminato per ottenere miglioramenti salariali in uno dei più grandi produttori di smartphone e chip AI del mondo. È la prima volta che gli operai di Samsung lanciano uno sciopero tanto lungo, e la seconda nella storia, dopo la mobilitazione di un giorno portata avanti lo scorso 29 maggio. Il sindacato, che rappresenta circa 30.000 dipendenti, ha comunicato che i suoi membri hanno deciso di estendere l’azione sindacale, che originariamente doveva durare solo tre giorni, dopo che la direzione non ha accettato di avere colloqui con i rappresentanti degli operai. (L'INDIPENDENTE)

Ne parlano anche altri media

Per capire la portata storica basta vedere le foto: una massa impressionante di lavoratori con le giacche nere impermeabili che sfilano sotto la pioggia in quella che è la prima ondata di proteste contro Samsung (Corriere della Sera)

È quanto annunciato dal National Samsung Electronics Union (NSEU), il più grande sindacato che rappresenta i lavoratori del gigante tecnologico sudcoreano, per costringere la direzione a negoziare sui salari e sui giorni di ferie in più. (Today.it)

Per la Corea del Sud lo sciopero dei lavoratori Samsung, che hanno deciso di incrociare le braccia per tre giorni, è una novità assoluta, quasi scioccante. (QuiFinanza)

The dark side of Samsung. Si fa ricca con i chip, ma non dà più soldi ai dipendenti (che scioperano a oltranza)

I dipendenti della Samsung hanno esteso lo sciopero iniziato lunedì 8 luglio in Corea del Sud di tre giorni dopo il fallimento delle trattative salariali. (Sky Tg24 )

Corea del Sud, proclamato sciopero a oltranza dei lavoratori Samsung (La Stampa)

I membri della National Samsung Electronics Union (NSEU), il sindacato principale dell'azienda, chiedendo un aumento di stipendio, bonus più alti e un giorno di ferie pagato in più, mettono in luce il lato nascosto del colosso tecnologico che, pur essendo leader nella produzione di smartphone, semiconduttori, chip ed elettrodomestici, e che sta investendo tantissimo nel settore dell’Ai, si mostra vulnerabile invece per quello che riguarda le condizioni di lavoro dei propri dipendenti. (L'HuffPost)