Il padre di Ilaria Salis fu denunciato per un blocco

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ilGiornale.it INTERNO

Cinquantotto anni, di origini sarde ma residente a Monza, attualmente ingegnere libero professionista, marito e padre di famiglia, Roberto Salis all’apparenza non è avvezzo a telecamere e microfoni. È salito alla ribalta - come probabilmente avrebbe fatto ogni padre nella sua condizione - per amore della figlia Ilaria quindi suo malgrado. Vuole che venga riportata in Italia dopo che la 39enne, maestra elementare a Milano, è rinchiusa in carcere a Budapest da un anno dopo essere stata arrestata in qualità di «antifascista» a una contromanifestazione. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Allo stesso modo ha fatto bene il vicepremier Matteo Salvini ad annotare che, se la Salis fosse dichiarata colpevole dalla magistratura ungherese, sarebbe "incompatibile con l'insegnamento" . (ilGiornale.it)

Delle ormai molte interviste del padre di Ilaria Salis, mi ha colpito più di tutto una frase. L’ingegnere Roberto Salis si è trovato a dover difendere pubblicamente i diritti di essere umano di sua figlia, incarcerata per quasi un anno in attesa di giudizio, nella Ungheria di Orbán. (L'HuffPost)

L'Ungheria ne chiede l'estradizione, ma la Corte d’Appello di Milano si oppone alla consegna. (Fanpage.it)

Penso a Ilaria Salis, che tutti abbiamo visto umiliata e incatenata in tribunale, in occasione del processo che la vede coinvolta in Ungheria. "Ci sono situazioni in cui tacere è una colpa, mentre parlare è un obbligo morale e una responsabilità civile. (la Repubblica)

Anche se qualche notizia era uscita settimane fa su siti minori e chi si interessa di carceri aveva segnalato le condizioni di detenzione di Ilaria Salis, niente si era mosso. Le foto della sua entrata in un'aula di tribunale a Budapest incatenata mani e piedi hanno scioccato i più, anche chi non le ha viste, facendo partire subito un'ondata anti-Orbán con chi chiede la liberazione, chi il rientro in patria, chi i domiciliari e chi ha fiducia nella giustizia ungherese che purtroppo e come si sa è indipendente dai voleri del governo, proprio come la nostra. (L'HuffPost)

Un episodio per cui l'insegnante 39enne è finita a processo. Lo si apprende in una nota diffusa proprio dal Carroccio: «Le immagini di Ilaria Salis incatenata in Ungheria sono scioccanti: il suo caso offre la possibilità di riflettere sull'atteggiamento di un Paese membro dell'Ue, ma non solo. (Corriere Milano)