EasyJet inaugura la nuova base a Milano Linate con 22 rotte, tra cui 17 inedite

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ECONOMIA

La compagnia aerea low-cost easyJet ha ufficialmente aperto la sua nuova base operativa all’aeroporto di Milano Linate, un investimento che amplia in modo significativo le connessioni europee dal capoluogo lombardo. Alla cerimonia, tenutasi oggi, erano presenti il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a sottolineare l’importanza strategica dell’operazione per il territorio.

Con cinque aeromobili stanziati in modo permanente, la nuova struttura – già attiva da domenica scorsa – garantirà 22 rotte, di cui 17 mai servite prima da Linate, segnando un incremento del 145% rispetto al 2024. Tra le destinazioni aggiunte spiccano Francoforte, Bruxelles, Figari in Corsica, Ibiza, Tenerife, Spalato, Gran Canaria, Vienna, Maiorca, Copenaghen, Manchester, Oslo, Edimburgo, Lussemburgo, Barcellona, Lisbona e Birmingham. Una scelta che, come spiegato dal CEO Kenton Jarvis, risponde a una logica di complementarietà con Malpensa, dove easyJet dispone già di 22 velivoli. "Linate serve a collegare direttamente destinazioni finora non coperte, puntando sul modello punto a punto", ha precisato Jarvis.

L’operazione rafforza il ruolo di Milano come hub del trasporto aereo, offrendo alternative soprattutto per chi cerca voli brevi verso città europee senza scali. La decisione di potenziare Linate, scalo tradizionalmente votato ai collegamenti nazionali e business, segna una svolta, aprendo a un turismo più variegato e a passeggeri che privilegiano la vicinanza al centro urbano.

L’annuncio arriva a pochi giorni dall’analogo potenziamento a Roma Fiumicino, dimostrando come easyJet stia consolidando la sua presenza in Italia, puntando sui principali nodi di traffico. Senza trascurare, però, le specificità di ciascuno scalo: se Malpensa rimane il riferimento per i voli intercontinentali e le tratte a più alta frequenza, Linate si specializza in rotte dirette verso mete europee, alcune delle quali – come Oslo o Edimburgo – finora raggiungibili solo con scali o partendo da altri aeroporti.