A Torino un corteo contro la riapertura del Cpr
TORINO – “I Cpr bruciano ancora, contro il razzismo di Stato e i suoi complici” si legge sullo striscione che apre il corteo di alcune centinaia di persone che si sono ritrovate nel pomeriggio di oggi in piazza Robilant, nel quartiere Borgo San Paolo, per protestare contro la possibile riapertura del Cpr, Centro di permanenza per il rimpatrio di corso Brunelleschi. La manifestazione è organizzata dal centro sociale occupato e autogestito Gabrio. (Quotidiano Piemontese)
Ne parlano anche altri giornali
Alcune centinaia di persone si sono ritrovate oggi pomeriggio a Torino, in piazza Robilant, nel quartiere Borgo San Paolo, per protestare contro la possibile riapertura del centro di permanenza per il rimpatrio, di corso Brunelleschi (Il Fatto Quotidiano)
Circa seicento manifestanti, appartenenti a gruppi anarchici, hanno sfilato per le strade del capoluogo piemontese con striscioni contro i Cpr. Nel corso del corteo, è stato imbrattato una sede del McDonald's. (La Repubblica)
“Inaccettabile la violenza a suon di bombe carta contro la polizia andata in scena a Torino oggi. I centri per la permanenza e il rimpatrio sono necessari per fermare i trafficanti di uomini. (La Voce del Patriota)
Questa volta, a pagare dazio agli anarchici è stata zona San Paolo tra scritte, devastazioni, atti vandalici e traffico in tilt. Era già successo ad Aurora e Porta Palazzo la sera della guerriglia urbana del 4 marzo 2023, e prima ancora a novembre 2022 al corteo per le strade di Cit Turin. (Torino Cronaca)
Settecento manifestanti si sono dati appuntamento oggi per protestare contro la riapertura del Cpr per migranti di corso Brunelleschi chiuso da tre anni a seguito del suicidio di uno dei reclusi e le successive indagini. (La Stampa)
Secondo la questura, 700 i manifestanti che si sono riversati ieri nelle strade del quartiere San Paolo per opporsi alla riapertura del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi, chiuso da tre anni in seguito alla tragedia di un recluso suicida. (Secolo d'Italia)