La Niña e l’Inverno, risvolti meteo sbalorditivi

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Un fattore fondamentale che potrebbe influenzare il meteo invernale è il fenomeno della Niña, caratterizzato da un raffreddamento delle acque superficiali nell’Oceano Pacifico tropicale. La Niña ha un forte impatto sulla circolazione atmosferica globale, alterando i pattern meteorologici su vasta scala. Le previsioni per l’inverno 2024/2025 indicano un rafforzamento della Niña, che potrebbe persistere fino all’inizio della Primavera, con il Pacifico tropicale che presenterà temperature oceaniche più basse del normale. (Meteo Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Masse d’aria gelida hanno già influenzato i mesi autunnali in passato, ma quest’anno le previsioni suggeriscono che ci potrebbe essere un periodo prolungato. Invasione di aria fredda dal Nord Europa (Tempo Italia)

Queste congetture non hanno alcun fondamento scientifico e l’atmosfera si basa su Leggi caotiche e non su profezie di varia natura. (Tempo Italia)

Nonostante l’inverno 2024-5 sia ancora distante, il recente meteo ci ha immerso in‌ un clima gelido. Grazie all’avanzamento tecnologico e ai modelli matematici sempre più ‍precisi, le previsioni stagionali stanno diventando sempre più affidabili, pur mantenendo un certo grado di‍ incertezza. (Meteo Giornale)

Meteo: la data da segnare per l’arrivo dell’Inverno, che anticiperà i tempi

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso della “scomparsa delle mezze stagioni”, caratterizzata da variazioni meteorologiche estreme e rapide. Le dinamiche atmosferiche dipendono da elementi caotici e variabili che rendono difficile prevedere con certezza assoluta cosa accadrà. (Tempo Italia)

Secondo le più recenti previsioni del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), vi è una probabilità del 71% che La Niña si manifesti tra settembre e novembre, con tendenze a rafforzarsi e a perdurare per tutto l’inverno nell’emisfero settentrionale. (Meteo Giornale)

Da varie settimane notiamo dei segnali concreti che inducono a pensare ad un cambiamento profondo rispetto agli ultimi inverni. (Tempo Italia)