Il nuovo Torino Film Festival, (meno) titoli in cerca dei giovani

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Il 42esimo Torino Film Festival è servito. In programma dal 22 al 30 ottobre, quella presentata ieri è la prima edizione guidata da Giulio Base, per un festival che è stato completamente ripensato nell’organizzazione dei film e nello staff, a partire dal comitato di selezione. Si è infatti scelto di puntare su giovanissimi – in ossequio alla originaria dicitura Cinema Giovani – e di ridimensionare la proposta, che passa dai 181 film dello scorso anno ai 120 di questo. (il manifesto)

Su altre testate

Nell’anno in cui ricorrono i cento anni dalla sua nascita, il 42TFF dedica a Marlon Brando – uno dei più grandi attori di tutti i tempi – un’ampia retrospettiva e l’immagine guida dell’edizione. (Cinecittà News)

Il direttore artistico Giulio Base licenzia il suo primo TFF, dal 22 al 30 novembre, con l’originario Cinema Giovani per inteso ritorno al futuro, una squadra … “La sala è il vero filo rosso di questo 42° Torino Film Festival (Il Fatto Quotidiano)

Luminoso, snello, attento al sociale e concentrato sulla sala cinematografica, «vero filo rosso dell’edizione», visto che ogni evento del cartellone avrà la sua ragion d’essere proprio lì, tra grande schermo e platea, dove si rinnova ogni volta la magia della visione condivisa. (La Stampa)

«Transiti non è il solito festival di filosofia ma un laboratorio interdisciplinare, internazionale e multiespressivo» – queste le parole del direttore scientifico della manifestazione, il professor Massimo Di Felice, che ha presentato e ringraziato a nome del Comitato scientifico del Festivali i docenti e ricercatori che parteciperanno alla tre giorni. (Cronache Cittadine)

Roma — Sarà il Torino Film Festival delle stelle. «Le stelle illuminano, portano entusiasmo e passione – dice Giulio Base che ieri nella romana Villa Miani ha svelato il programma della… (La Repubblica)

La cerimonia di apertura del Torino Film Festival con la sua parata di stelle internazionali e nostrane farà slittare di un giorno anche la “prima" del Teatro Regio. (La Repubblica)