Un ranch senza barriere, il “dopo di noi” tra ippoterapia e inclusione dei diversamente abili

Un nuovo centro con finalità sociali. È quello che è sorto a Roccasecca, in via D’Aquino. Si tratta dell’Horse Village Ranch: un’azienda agricola, un maneggio, un centro ippico anche per ippoterapia e una scuola per equitazione e monta americana inglese, ma soprattutto una struttura per favorire l’inserimento dei diversamente abili. Lo hanno creato Stefania Tanzilli e suo marito Giovanni. I due sono genitori di un ragazzo disabile e proprio per questo hanno pensato alla realizzazione di un luogo per favorire l’inclusione, la socializzazione e l’integrazione. (Frosinone News)

Ne parlano anche altri media

Libertà, amore, l’esigenza di prendere sul serio la proposta di vita cristiana non “burocratizzando” il cristianesimo, ma lasciandosi interpellare da una domanda, la stessa che Gesù pone a Pietro sulle rive del lago di Tiberiade dopo la Resurrezione: “mi vuoi bene?” (Corriere di Lamezia)

Dice la Corte di Cassazione che consegnare i migranti alle motovedette della cosiddetta Guardia costiera libica è un reato di “abbandono in stato di pericolo di persone minori o incapaci e di sbarco e abbandono arbitrario di persone”. (left)

Riportare i migranti nel Paese nordafricano costituisce reato di «abbandono in stato di pericolo di persone minori o incapaci e di sbarco e abbandono arbitrario di persone». La Libia «non è un porto sicuro». (Open)

"L’Italia non ha mai coordinato e mai consegnato in Libia migranti raccolti in operazioni di soccorso coordinate o direttamente effettuate dall’Italia - sottolinea il capo del Viminale -. (Liberoquotidiano.it)

E’ una condotta che infrange il Codice della navigazione in tema di “abbandono in stato di pericolo di persone minori o incapaci, e di sbarco e abbandono arbitrario di persone”. Affidare migranti ai guardiacoste di Tripoli è un reato perché la Libia non rappresenta un porto sicuro. (NT+ Diritto)

Ma quella sentenza, ha spiegato oggi il ministro Matteo Piantedosi a margine della sottoscrizione di un accordo tra la Regione Lombardia, l'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l'Anci Lombardia, va contestualizzato. (ilGiornale.it)