MotGp, Bagnaia volta pagina e rosicchia punti a Martin nella sprint race d'Indonesia

Dopo il brutto e pesante 'zero' nel GP d’Emilia Romagna di domenica scorsa, Pecco Bagnaia si riscatta subito vincendo la Sprint Race del Gran Premio d’Indonesia , approfittando di una caduta al primo giro del rivale Jorge Martin, arrivato poi 11 ma costretto a chiudere il sabato senza alcun punto. Il pilota azzurro campione del mondo in carica si riprende parte di quanto perso nello scorso weekend e torna a -12 in classifica dallo spagnolo (Gazzetta del Sud)

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Una vittoria importante per Pecco che capitalizza al meglio l'errore di Jorge Martin, caduto alla fine del primo giro mentre era in testa alla corsa, e decimo a fine gara. Ducati protagonista di giornata: il podio viene completato da Enea Bastianini (Ducati Lenovo), al secondo posto, e da Marc Marquez (Ducati Gresini), al terzo. (La Provincia di Cremona e Crema)

Il pilota piemontese è ora a -12 da Martin in classifica generale (LAPRESSE)

In più ho completamente smesso di spingere alla curva 16 dove è caduto Jorge Martin, lì ho solo gestito. Le condizioni oggi erano veramente al limite, 63 gradi di asfalto è un qualcosa che probabilmente non abbiamo mai provato in questa stagione o nelle scorse stagioni. (Tiscali)

L’evento, reso possibile grazie al contributo di Regione Lazio ed Arsial, prenderà il via oggi, domenica 29 settembre 2024, in Piazza Santa Restituta, dalle ore 17.00. Sora – Tutto pronto per la Sagra della “Ciammella Sorana”. (Frosinone News)

La Sprint MotoGP del Gran Premio dell’Indonesia è terminata con il trionfo di Francesco Bagnaia, che ha capitalizzato al meglio la caduta di Jorge Martin al primo giro. Adesso tra i due … (Corse di Moto)

Bagnaia ha dimezzato in un colpo solo lo svantaggio che aveva in campionato da Martin, passando da 24 a 12 punti. Lo spagnolo del team Pramac sembrava imbattibile sul circuito di Mandalika, in Indonesia: al mattino aveva conquistato la pole position, ritoccando anche il record della pista e infliggendo distacchi abissali agli avversari. (La Stampa)