Gli europei temono un attacco russo: “Abbiamo bisogno di più soldati”

Il tedesco Pistorius: “Il conflitto è ormai internazionale”. Per Le Monde da Parigi e Londra nuovi mercenari a Kiev. Gli analisti Nato temono che gli eserciti alleati non avranno abbastanza truppe per resistere a uno scontro con Mosca (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Sempre che i Paesi colpiti, nel rispetto di re Carlo, decidano di chinare il capo e respirare a pieni polmoni i “fumi” inglesi, per non dispiacere alla “corona”. Il Regno Unito, dal canto suo, sembra deciso a fare ciò che vuole con il proprio arsenale nucleare tattico, pronto a diffondere radiazioni letali ovunque soffi il vento: si dice che ne possieda oltre 300. (Avanti Online)

Intanto, Trump non si è ancora insediato, parla di piani di pace già pronti per fermare il conflitto ma il disimpegno degli Stati Uniti dagli aiuti a Kiev è sempre una fantasma che aleggia sull'Europa, costretta a organizzarsi in qualche modo. (il Giornale)

L'invio di truppe occidentali in Ucraina non è più un tabù, Le Monde rivela che Macron e Starmer ne stanno discutendo (LA NOTIZIA)

Ucraina, torna l'ipotesi dell'invio di soldati occidentali: «La Francia pensa ai suoi contractor»

"L'Europa specula sull'entità dei danni che il missile causerebbe con le sue testate nucleari, sulla possibilità di abbatterlo e sulla rapidità con cui i missili raggiungerebbero le capitali del Vecchio Continente. (la Repubblica)

La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe arrivare a breve a un nuovo bivio decisivo. Tra meno di due mesi Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca: il nuovo presidente degli Stati Uniti avrà una posizione molto diversa rispetto a Biden sul sostegno di Washington a Kiev (Sky Tg24 )

Ma la linea della Francia è sempre rimasta la stessa: «non escludere l’invio di soldati occidentali in Ucraina», «non fissare linee rosse», ed è stata ribadita di recente sia dal ministro per l’Europa Benjamin Haddad in un’intervista al Corriere, sia dal ministro degli Affari esteri Jean-Noël Barrot nel colloquio con la Bbc di sabato scorso. (Corriere della Sera)