Piccolissima Europa. Bruxelles subisce in silenzio le angherie di Trump (di A. Mauro)

Donald Trump non si è ancora insediato alla Casa Bianca, ma l’Ue è già nella sua trappola, mani e piedi. Nemmeno la minaccia espansionistica del nuovo presidente Usa sulla Groenlandia, territorio della Danimarca, Stato membro dell’Ue, mette in discussione la linea decisa a Bruxelles di non alzare la voce con il tycoon, nella speranza di costruire buone relazioni. E così, di fronte al nuovo commander in chief che si permette di rivoluzionare oltre cento anni di storia in cui mai l’America ha conquistato nuovi territori militarmente, un caposaldo del mondo democratico occidentale, Bruxelles sceglie consapevolmente di balbettare, mentre si agitano i governi francese e tedesco, l’ancien régime che Trump e il suo fedelissimo Elon Musk stanno spazzando via con l’aiuto. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Siamo interessati a mantenere una atmosfera di pace e stabilità e siamo pronti a cooperare con tutti i Paesi per garantire la pace e la stabilità ovunque, incluso nell'Artico", ha aggiunto. "L'Artico è una regione che rientra nei nostri interessi strategici e nazionali. (Adnkronos)

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, rassicura tutti dopo le parole di Donald Trump sull’annessione della Groenlandia agli Stati Uniti: “Questo non accadrà e quindi non c’è motivo di dedicarci del tempo”. (Il Fatto Quotidiano)

Le parole di Trump sull’annessione della Groenlandia hanno scatenato polemiche e preoccupazioni. Ma non è la prima volta che gli Stati Uniti pensano a questa ipotesi. (Il Sole 24 ORE)

Le mani del Dragone sul Canale di Panama. Ecco perché Donald vuole riprenderselo

Alla domanda diretta durante la conferenza stampa a Mar-a-lago, se avrebbe escluso di usare la "coercizione militare o economica" per portare a termine il suo obiettivo verso Groelandia e Panama Trump ha risposto "no", aggiungendo: "Non posso assicurarti su nessuna di queste due cose, ma posso dire questo, ne abbiamo bisogno per la sicurezza economica". (Italia Oggi)

Stampa (Focus Junior)

Lo confermano, una volta di più le sue ruvide dichiarazioni natalizie sul destino di Panama e del suo canale. Come noto The Donald non ama i giri di parole e detesta i sofismi diplomatici. (il Giornale)