Karaoke vietato in napoletano a Firenze: la denuncia di un giovane campano
Un 26enne di Napoli, Pasquale Abbatiello, denuncia un episodio di discriminazione avvenuto in un locale di Firenze, dove gli è stato vietato di cantare una canzone in lingua napoletana durante un karaoke. La decisione, attribuita al proprietario, ha suscitato indignazione per quella che il giovane definisce "una censura culturale" ai danni della tradizione musicale napoletana. L'episodio ha riacceso il dibattito sul rispetto delle diversità culturali e sul valore della musica come patrimonio universale. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
«Qui non si canta in napoletano», gli è stato detto mentre al karaoke intonava le note di un brano di Angelo Famao (neo melodico siciliano di origini catanesi) dal titolo "Tu si a fine do’ munno", il cui testo, tra l'altro, non è tutto in dialetto napoletano. (La Stampa)
– “In un locale del centro di Firenze mi hanno detto che non potevo cantare in napoletano”. Abbatiello voleva cantare un brano di Angelo Famao dal titolo «Tu si a fine do munno», il cui testo, tra l'altro, non è tutto in dialetto napoletano. (LA NAZIONE)