Pichetto Fratin: «Ideologismo Ue sull'auto non più ammissibile. La realtà è che al 2035 non si arriva, non si sta in piedi»
«Non ho cambiato idea dai tempi in cui ero allo Sviluppo Economico, con il tavolo automotive: la realtà è che al 2035 non si arriva, non si sta in piedi», lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, in merito alle politiche europee sull'elettrico e sulla mobilità privata, intervenendo in video collegamento all'edizione autunnale di #ForumAutomotive, da nove anni punto di riferimento e di incontro di opinioni della filiera dell'auto. (Il Messaggero - Motori)
Ne parlano anche altri giornali
L’Italia vuole anticipare al 2025 la discussione sul futuro dell’auto in Europa. A renderlo noto è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, intervenuto al Forum Automotive in svolgimento in questi giorni. (DMove.it)
"Automotive, caos Green Deal e danni collaterali", questo il tema più che mai di attualità che ha animato la seconda edizione del nono anno di #FORUMAutoMotive, il movimento di opinione fondato dal giornalista Pierluigi Bonora che si batte per una mobilità libera da pregiudizi e ideologie. (il Giornale)
Se continua questo trend "nel 2027 non ci sarà più l'industria dell'auto" quindi "occorre anticipare le decisioni su quelle cause di revisione già previste nei regolamenti all'inizio del prossimo anno così da decidere insieme cosa modificare per salvaguardare l'industria Europea". (il Dolomiti)
L'ottimismo sul nuovo Codice. "Penso che sia il Codice della strada più partecipato possibile, visto che abbiamo fatto numerosissimi incontri con le associazioni delle vittime della strada, con le imprese produttrici, con i ciclisti, con i motociclisti, con i sindacati, con i Comuni, con tutti. (Quattroruote)
BRUXELLES – “L’auto elettrica non decolla come si illudeva Bruxelles e ora a pagare il conto del delirio ideologico green sono le case automobilistiche, costrette a ridurre la produzione delle auto a motore endotermico per non incorrere in multe che potrebbero raggiungere complessivamente i 15 miliardi di euro sulla base del Regolamento 2019/631, che introduce dal 2025 nuovi limiti di emissioni per le autovetture e per i veicoli commerciali leggeri. (Il Saronno)
C’è una guerra all’interno dell’Unione Europea contro gli interessi dell’Italia e i biocarburanti. Una affermazione non certo destinata a stupire l’opinione pubblica del nostro Paese, che non a caso mostra grandi segnali di pentimento per l’adesione ad un blocco economico ove il nostro Paese non riesce praticamente mai a beccare palla per portare a casa qualche risultato in grado di giustificarne la presenza. (ClubAlfa.it)