Venezia, per il post Brugnaro il centrodestra pensa al ministro Nordio

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Corriere della Sera INTERNO

Giri di telefonate, incontri dentro e fuori i partiti. Chiacchiere a ruota libera e confronti ufficiali. Il day after del consiglio comunale che ha confermato il sostegno di FdI, FI e Lega al sindaco Luigi Brugnaro è tutto un fermento, in casa centrodestra e nelle fila del centrosinistra. Di mezzo, per i Fratelli anche un volantinaggio (di iniziative nazionali) a Papadopoli, nei pressi di quel palazzo finito nelle carte della procura perché — questa la tesi — «svenduto» al magnate Ching Chiat Kwong. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Palude Venezia, i fosfogessi all'uranio 238 non impediranno l'utilizzo dei terreni del sindaco Brugnaro (La Nuova Venezia)

Tante le copie prenotate, come in molti, nonostante l'afa di agosto, stavano già leggendo il libro al bar di prima mattina. (La Nuova Venezia)

Nelle edicole del centro storico, molte copie di “Palude di Venezia”, in omaggio oggi 9 agosto in edicola, sono impilate e già prenotate da giorni. «La foto? No sa, non me la sento… ma le dico quello che penso». (La Nuova Venezia)

Dopo il deflagrare pubblico dell’inchiesta - nel ribadire: «Mai promesso o chiesto nulla a nessuno» - Brugnaro dice anche quello che ormai video, intercettazioni, testimonianze hanno già raccontato: di aver incontrato Chiat Kwong Ching anche a casa propria e di essere a conoscenza del progetto sui Pili. (La Nuova Venezia)

Tre riunioni straordinarie del Consiglio comunale (quattro con quella del 5 febbraio 2018) in cui il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha reso versioni diverse a proposito dell’operazione dei Pili, i 42 ettari di terreno posto ai margini della laguna, e adiacenti il ponte della Libertà, che porta a Venezia. (ilgazzettino.it)

Come sono state inserite le parole che ha pronunciato alla seduta del novembre 2021, la terza con al centro i Pili e il suo presunto conflitto di interessi. Carte studiate dai pm Federica Baccaglini e Roberto Terzo nei due anni di indagini sul primo cittadino e sul suo staff, ribattezzati con nomi fittizi — Brugnaro diventa Sabiniano Miranese, papa del settimo secolo — per scongiurare fughe di notizie. (Corriere della Sera)