L'ultima rivendicazione francese: "Trinità dei Monti appartiene a noi"

L'ultima rivendicazione francese: Trinità dei Monti appartiene a noi
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il Giornale INTERNO

Ci sono voluti una decina di giorni. Ma alla fine il bubbone è scoppiato. Con l'arrivo dei magistrati della Corte dei Conti francese a Roma è giunto l'invito (non troppo cordiale) a considerare l'ipotesi di riassetto «giuridico e gestionale» dei Pii Stabilimenti d'Oltralpe nella Città Eterna. Almeno 13 immobili nel centro storico di Roma: tra cui Villa Medici. E 5 chiese, come San Luigi dei Francesi che ospita dipinti di Caravaggio e Trinità dei Monti. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Inaugurata nel 1726, venne «costruita con fondi francesi e gestito fino alla fine dell’800 dai Pieux Etablissements», che reggono la chiesa di Trinità dei Monti, San Luigi dei Francesi e altri tesori che, secondo gli ispettori, sono gestiti in modo sciatto e negligente come riporta il quotidiano transalpino Le Monde. (Famiglia Cristiana)

(Adnkronos) – “I francesi vogliono la scalinata di Trinità dei Monti? Allora noi dobbiamo riappropriarci di tutti i quadri del Louvre che Napoleone ha portato via”. (OglioPoNews)

Esempi del primo caso, sono le ambasciate, in Italia o all’estero, per le quali i Paesi che le ospitano devono osservare alcune limitazioni alla propria sovranità. Ovvie e scontate le polemiche. (ilmessaggero.it)

Le ragioni della Francia. Parigi ci ha messo i soldi. E i giudici italiani lo sanno

Il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce: "La scalinata di Trinità dei Monti è un luogo monumentale e di altissimo valore artistico ma è anche un passaggio pubblico ed è quindi senza discussioni parte integrante di Roma capitale d’Italia". (Fanpage.it)

E se Trinità dei Monti è francese, l’Italia è di fatto azionista di maggioranza del Louvre. La Gioconda è un dono, il resto è un furto, sistematico, organizzato con tutte le caratteristiche del saccheggio, non prescritto, in tempi successivi alla concezione della scalinata. (il Giornale)

Secondo le autorità italiane si tratta invece di un’assurdità, visto che fin dall’800 esistono accordi sull’assegnazione alla Santa Sede del complesso, gestito, curato e restaurato da Roma e dall’Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)