elezioni e referendum 2025: si vota il 25 e 26 maggio
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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto che disciplina le elezioni amministrative e i referendum del 2025, fissando le date per il voto e delineando un calendario che, secondo alcuni, potrebbe influenzare l’affluenza alle urne. Le elezioni comunali si terranno il 25 e 26 maggio, con le urne aperte per due giorni: domenica 25 dalle 7 alle 23 e lunedì 26 dalle 7 alle 15. L’election day, che vedrà l’abbinamento dei referendum con i ballottaggi, è invece previsto per l’8 e 9 giugno.
Nella provincia di Cremona, solo il comune di San Daniele Po sarà chiamato a eleggere il nuovo sindaco, in un contesto che, a livello nazionale, coinvolgerà numerosi altri centri. La scelta di accorpare i referendum ai ballottaggi, anziché al primo turno delle amministrative, ha suscitato critiche da parte di alcuni esponenti politici. Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha definito la decisione del governo come una dimostrazione di "paura" nei confronti del voto popolare, sostenendo che la data scelta sia "la più sfavorevole alla partecipazione".
Il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Tommaso Foti, ha replicato alle polemiche, affermando che l’affluenza dipende più dai contenuti dei quesiti referendari che dalla data scelta per la consultazione. I referendum, che riguarderanno temi come la riforma della cittadinanza e il Jobs Act, sono stati promossi da comitati che avevano chiesto di abbinarli al primo turno delle amministrative, ritenendo che ciò avrebbe favorito una maggiore partecipazione.
La decisione di tenere le urne aperte per due giorni, già sperimentata in passato, mira a facilitare l’esercizio del voto, riducendo gli affollamenti e permettendo a un numero maggiore di cittadini di recarsi alle sezioni elettorali. Tuttavia, resta da vedere come questa scelta inciderà sull’affluenza, soprattutto in un contesto in cui i referendum, spesso considerati meno "urgenti" rispetto alle elezioni amministrative, potrebbero rischiare di passare in secondo piano.
Intanto, mentre si avvicina la scadenza del 2025, l’attenzione si concentra sui preparativi logistici e sulle campagne elettorali, con i partiti già al lavoro per definire strategie e candidature. La provincia di Cremona, con il solo comune di San Daniele Po chiamato al voto, rappresenta un caso particolare in uno scenario nazionale che, invece, vedrà molti altri centri impegnati nella scelta dei propri rappresentanti.